Da auto sportiva ad aereo: questo veicolo futuristico è in grado di trasformarsi in meno di 3 minuti
In passato si immaginava che in un futuro, più o meno lontano, le auto avrebbero iniziato a volare: non sarebbe più stato necessario fare la fila in strade strette e trafficate, l’esperienza di guida si sarebbe spostata in volo. Si pensava che le città si sarebbero sviluppate in altezza e che le strade avrebbero assunto l’aspetto di montagne russe, sempre più vicine al cielo. Quello che prima era solo fantasia, immaginazione o supposizione ora è realtà.
via bbc
Un'auto che si trasforma in aereo e un aereo che si trasforma in auto, il tutto in meno di 3 minuti: per essere precisi, in 2 minuti e 15 secondi: si tratta della macchina volante futuristica AirCar Prototype 1, che ha completato un volo di 35 minuti in Slovacchia, tra gli aeroporti internazionali di Nitra e Bratislava.
Il prototipo è stato sviluppato in due anni e l’investimento è costato "meno di 2 milioni di euro". Si tratta di un veicolo ibrido, dotato di un motore BMW e che viene alimentato da un normalissimo carburante. In soli due minuti e 15 secondi, però, questa auto spicca letteralmente il volo: le ali, che si trovano lungo i lati dell’auto, si aprono e si chiudono in pochissimo tempo. Il professor Stefan Klein, inventore del prototipo e professore, sostiene che il veicolo potrebbe volare per 1.000 km ad un’altezza di 2.500 metri. Il professor Klein ha anche pilotato il veicolo, che può trasportare solamente due persone: ha definito l’esperienza come molto piacevole e ha raccontato che il veicolo ha raggiunto in volo una velocità di 170km/h.
La società che ha sviluppato il prototipo, la KleinVision, ha affermato che l’AirCar è un veicolo ideale per viaggi di piacere, che può rappresentare un mezzo di trasporto autonomo o essere utilizzato come servizio di taxi commerciale. Non esiste ancora un prezzo di vendita, ma la società è convinta che il mercato delle auto volanti sia destinato a crescere, che sempre le aziende produttrici di auto inizieranno ad investire sempre di più in nuove tecnologie e che, entro il 2022 o il 2023, già smetteremo di sentir parlare di “test” e inizieremo a sentir parlare di “nuovi mezzi di trasporto comuni”.