Coppia affetta da nanismo ha tre figli, l'ultimo nasce con un'altezza "standard"
Cosa si può considerare “diverso” e cosa, invece, “normale”? Charli Worgan e suo marito Cullen Adams sono spesso stati considerati diversi perché entrambi affetti rare forme di nanismo. Per loro, però, questa diversità è sempre stata un dono, per questo hanno sempre condiviso la loro vita – quella cioè di una normale famiglia – sui social, in particolare su Instagram. E la vita ha riservato un altro dono a questa coppia: ha dato loro 3 bellissimi bambini.
via kidspot
In molti pensano che le persone affette da nanismo non possano concepire figli o che, se possibile, questi nasceranno con delle malformazioni o saranno affetti a loro volta da nanismo. Ma questa coppia ha avuto una grande sorpresa. Charli è una donna australiana affetta da acondroplasia, una forma di nanismo, e nel 2012 ha sposato Cullen, un uomo affetto da displasia acromicrica, una patologia che non fa crescere il suo corpo in altezza. I due hanno sempre sognato di avere una famiglia, e sapevano che il parto per Charli avrebbe potuto nascondere molte insidie e avevano paura che i figli potessero ereditare la loro condizione fisica. Dopo anni di dubbi e di paure, però, Charli è rimasta incinta per la prima volta nel 2015.
"Dato che la bassa statura di Cullen e la mia sono causate da diversi difetti genetici, ci sono fondamentalmente quattro possibilità: nostro figlio potrebbe avere un'altezza normale o nascere con la mia acondroplasia o con la displasia acromicrica di Cullen. C'è anche la possibilità di sviluppare entrambi i difetti, il che significa che non sopravvivrebbe a lungo dopo la nascita.”
Queste sono state le parole della donna: la prima gravidanza è andata meglio di quanto si aspettassero e la primogenita ha ereditato il "difetto genetico" dell'acondroplasia materna; Charli è rimasta nuovamente incinta nel 2018, e la secondogenita ha ereditato invece la patologia del papà. Nel 2020 Charli è rimasta incinta per la terza volta: il bimbo, però, non ha ereditato le “diversità” dei genitori, ed è nato con un’altezza ritenuta “standard”. La gioia dei genitori, quando hanno saputo la notizia, è stata immensa:
“Sono così felice di essere rimasta incinta anche questa volta. Sono anche infinitamente grata che siamo stati fortunati ogni volta con i miei figli a causa dei rischi genetici che avrebbero potuto insorgere. Ho la sensazione che questo bambino mi darà l'ultima soddisfazione perché adesso la nostra famiglia è finalmente completa!". Una famiglia felice e unica nella sua “diversità”, cos’altro ha importanza?