Un archeologo scopre in Croazia un villaggio sommerso del neolitico: risale al 4500 a.C.

di Irene Grazia Paladino

11 Luglio 2021

Un archeologo scopre in Croazia un villaggio sommerso del neolitico: risale al 4500 a.C.

L’archeologo è un mestiere incredibilmente affascinante: è un esperto che studia le civiltà e le culture del passato in relazione all’ambiente, grazie soprattutto all’analisi di documenti, oggetti, resti, materiali e manufatti antichi. Ogni scoperta è, per un archeologo, un fatto di enorme importanza, perché gli offre l’opportunità di scoprire qualcosa di nuovo e di rilevante da un punto di vista storico, biologico o culturale. L’archeologo Mate Parica ha fatto una scoperta davvero importante: esaminando delle immagini satellitari della costa croata, ha notato qualcosa che ha catturato la sua attenzione.

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L'archeologo Mate Parica, professore all’Università di Zara, stava esaminando le immagini satellitari della costa croata quando ha notato qualcosa di insolito. Non capiva se fosse una cosa naturale oppure no: ha visto un’area poco profonda sul fondo del mare che sporgeva dalla costa orientale dell'isola di Korcula. Mate ha così chiamato un suo collega e, insieme, hanno deciso di immergersi nel sito e hanno scoperto un antico villaggio del neolitico che risale circa al 4.500 a.C. Questo è stato costruito su un piccolo pezzo di terra che era collegato all'isola principale da una stretta striscia.

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I colleghi hanno poi trovato i resti dei muri di pietra che una volta circondavano il villaggio, ma non solo: sul fondale si trovavano anche oggetti di uso comune per gli abitanti dell'epoca, come oggetti in ceramica e coltelli di selce. Il professore e archeologo Parica ha affermato che la scoperta dell'insediamento dell'isola è stata atipica e che "la cosa fortunata è che quest'area, a differenza della maggior parte del Mediterraneo, è al sicuro dalle grandi onde poiché molte isole proteggono la costa. Ciò ha sicuramente contribuito a preservare il sito dalla distruzione naturale”.

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Marta Kalebota, che gestisce la collezione archeologica del museo cittadino di Korcula, ha confermato l’atipicità della scoperta: anche lei sostiene che la posizione dell’insediamento sia molto insolita. Non si conoscono infatti altri insediamenti neolitici costruiti su un isolotto collegato a questa sottile striscia di terra. Fortunatamente, però, il villaggio sommerso si trova in un’area al sicuro dalle onde: è grazie a questa conformazione geografica involontaria che il sito è stato trovato in un buono stato.