Venezia, scoperta una strada romana sui fondali della laguna: è più antica della città stessa
Lo sappiamo bene: a volte la storia e il passato ritornano, anche dopo migliaia di anni e nei luoghi più incredibili e inaspettati. Ce ne rendiamo conto quando ci troviamo davanti a scoperte sensazionali come quella di cui stiamo per parlarvi e che, nel giro di poche ore, ha fatto già parlare molto di sé.
Tutti conoscono Venezia per i suoi meravigliosi canali, che in molti casi rappresentano le vere e proprie strade della città, più unica che rara proprio per questa sua caratteristica. In pochi, tuttavia, immaginerebbero che, proprio sotto le sue arterie d'acqua possano trovarsi tesori antichissimi, reperti di un passato che non c'è più ma che finisce inevitabilmente per mostrarsi nel presente in tutto il suo fascino.
Un'antica strada sommersa, proprio sotto al Canale Treporti, un segno piuttosto certo che l'area sarebbe stata accessibile via terra circa 2000 anni fa. La sensazionale scoperta, effettuata a seguito di uno studio condotto dall'Istituto di Scienze Marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche in collaborazione con l'Università di Venezia, è arrivata a seguito di un'accurata mappatura dei fondali nell'intera area.
Grazie a dei sonar ad alta risoluzione è stato possibile ricevere una conferma eccezionale di quanto già si sospettava: molto tempo prima che la città lagunare fosse fondata, già esistevano degli insediamenti stabili. L'ipotesi era stata già sollevata a partire dagli anni Ottanta, quando l'archeologo Ernesto Canal sostenne che, nella laguna dove oggi sorge Venezia in tutto il suo splendore, ci fossero molte strutture sommerse, resti di opere antropiche e sistemi viari articolati.
La ricerca e la scoperta, pubblicate in maniera dettagliata su Scientific Reports, aprono la strada a nuove deduzioni e prospettive sul contesto storico della città e dell'intera zona in epoca romana. Nello specifico, i ricercatori hanno rinvenuto 12 strutture lunghe fino a 52,7 metri e alte fino a 2,7, che si estendevano per oltre 1,1 km da sud-ovest a nord-est, e che fanno pensare proprio a una strada.
"Riteniamo che facesse parte della rete di strade romane della zona nord-est della laguna di Venezia - ha affermato Federica Madricardo, dell'Istituto di Scienze Marine - è un'area molto difficile da esplorare perché ci sono forti correnti e l'acqua è molto torbida".
Una prova inconfutabile, dunque, di quanto Venezia e l'area di cui fa parte siano sempre state soggette agli elementi naturali e al volere del mare. Davanti a una scoperta così viene davvero da chiedersi, lasciando correre l'immaginazione, come apparisse all'epoca uno dei luoghi più famosi al mondo. Di certo quel che sappiamo è che nulla è così scontato come sembra!