In Giappone i furgoncini diventano in poche ore degli adorabili giardini zen in miniatura
Il popolo giapponese è, per molti aspetti, considerato all'avanguardia: non a caso in Giappone esistono oggetti, iniziative e usanze sconosciute negli altri paesi. Molte di queste iniziative, con il loro fascino, sono motivo di stupore. Gli appassionati di giardinaggio conoscono bene l’arte dei bonsai, molto amata dai popoli asiatici: si tratta di una tecnica di coltivazione delle piante che permette di dare a queste ultime delle forme particolari. La memoria di questa tradizione è rimasta, e in Giappone ogni anno si tiene un concorso riservato ai landscape designer, ovvero ai professionisti che disegnano le architetture dei giardini.
via Kei Truck garden competition
Con il nome di Kei Truck, o "kei-tora", i giapponesi indicano un piccolo camioncino agile e pratico utilizzato in tutta l'Asia.
Questo mezzo viene usato soprattutto nell'edilizia e nell'agricoltura ed è stato pensato per poter effettuare trasporti in tutte quelle situazioni in cui le strade strette non lasciano molto spazio.
Questi furgoncini diventano i protagonisti di una sfida, che ogni anno vede la partecipazione di moltissimi artisti: l'obiettivo è quello di realizzare in poche ore il paesaggio verde più bello ed elegante potendo sfruttare solo il piccolo vano di trasporto di un camioncino.
Sì: in poche ore i giapponesi riescono a realizzare dei piccoli capolavori.
Questo furgoncino è entrato a far parte della cultura giapponese da decenni ed è uno di quei mezzi che potete vedere un po’ dappertutto in questo Paese e il suo nome è diventato sinonimo stesso del tipo di veicolo.
Insomma, come per la Vespa per gli italiani e la Volkswagen per i tedeschi.
Una volta all'anno, i Key Truck diventano il palcoscenico sul quale vengono allestiti splendidi lavori paesaggistici, nell’ambito del Key Truck Garden Contest, una manifestazione promossa dalla Japan Federation of Landscape Contractors.
Nel paese in cui lo Scintoismo ritiene che la natura sia espressione diretta della divinità, dove i giardini zen sono realizzati come templi e la disposizione dei fiori ha raggiunto vette artistiche con l’ikebana, i landscape designer sono professionisti molto richiesti.
I concorrenti possono decidere liberamento cosa realizzare; la fervida immaginazione di questi artisti del giardinaggio li porta spesso a realizzare scenari complessi con corsi d’acqua, montagne, cascate o sentieri di ciottoli, bonsai, bambù e letti di muschio.
La giuria valuta con molta severità i lavori realizzati in base ad una serie di specifici criteri come la progettazione, il design e l’esecuzione. Ma soprattutto, ciò che giudicano con particolare severità è l'eleganza: il piccolo giardino deve riuscire a trasmettere pace e tranquillità. Qual è il tuo giardino zen preferito?