"Non credeva in me e non avrà mai un centesimo": le parole di Tarantino sulla mamma
Non è sempre così scontato che un genitore creda fermamente nelle passioni di un figlio e in quello che decide di fare nella vita. Sebbene una madre o un padre dovrebbero fare proprio questo, può accadere che proprio i parenti più stretti siano il primo ostacolo alle ambizioni dei giovani, o comunque che non si sforzino di incoraggiarli a perseguire la strada in cui credono.
Di certo ne sa qualcosa Quentin Tarantino, il celebre e pluripremiato regista, sceneggiatore, attore e produttore cinematografico che ha firmato alcune delle pellicole più di culto degli ultimi anni. Durante un'intervista, Tarantino ha voluto soffermarsi sulla sua infanzia e sui rapporti che ha avuto con la famiglia. Un periodo che, per lui, non è stato certo dei più semplici, e durante il quale promise a se stesso che non si sarebbe dimenticato certi atteggiamenti e certe parole di sua mamma.
via Today
"Non vedrai mai nemmeno un centesimo dal mio successo". Questo il proposito rivolto alla madre, piuttosto definitivo e lapidario, che Quentin giurò di portare avanti in età adulta se avesse fatto fortuna nel mondo del cinema. Anni e anni dopo, possiamo ben dire che la fortuna e il successo non gli sono mancati, così come non gli è mancata la determinazione nell'escludere sua mamma Connie McHugh da qualsiasi tipo di "benefit" derivante dal suo patrimonio.
Se vi state chiedendo il motivo di tanta fermezza, possiamo rispondervi con ciò che lo stesso regista statunitense ha affermato. "Quando hai a che fare con i figli, le tue parole hanno sempre delle conseguenze". Quali parole, nello specifico, hanno segnato a tal punto la vita di Tarantino? Semplice: tutte quelle di scherno, derisione e sarcasmo che la madre gli rivolgeva durante l'infanzia e la giovinezza, quando Quentin era già consapevole del suo destino e delle sue passioni ma non era affatto incoraggiato dalla madre.
Stando a quanto ha riferito il regista di Pulp Fiction, Le Iene, Django Unchained e di tante altre celebri pellicole , sua madre Connie si schierava con decisione contro le sue passioni e le sue ambizioni. "Alle elementari i miei insegnanti pensavano che mi stessi ribellando perché volevo scrivere sceneggiature - ha detto - e mia mamma non era contenta di me, si lamentava continuamente e un giorno, rimproverandomi, mi disse che la mia 'carriera di scrittore' poteva considerarsi conclusa".
"Fu in quel momento - ha continuato Tarantino nell'intervista al podcast The Moment - che dentro di me promisi che, una volta raggiunto il successo, non avrebbe avuto un centesimo da me. Niente case, niente auto, niente vacanze - ha aggiunto - le parole hanno delle conseguenze, soprattutto se pronunciate a un bambino, per cui il sarcasmo di un genitore può essere davvero pericoloso e difficile da gestire".
Il tutto è stato vissuto dal regista durante un'infanzia in cui non ha mai conosciuto il padre, che lasciò Connie prima che lui nascesse. Così la fortuna cinematografica di Tarantino, stimata attorno ai 120 milioni di dollari, non sarà mai qualcosa di cui sua madre beneficerà. I rimproveri continui e il fatto di non aver creduto nelle potenzialità del figlio hanno avuto delle conseguenze tangibili, e per fortuna i fatti hanno dimostrato che Connie si sbagliava di grosso.
Che ne pensate? Ha fatto bene Tarantino a prendere una decisione del genere?