Nonna si rifiuta di riconoscere il nipote perché gli hanno dato il nome di un personaggio dei videogiochi
Scegliere il nome del figlio che sta per arrivare è, per ogni genitore, un momento importante: c’è chi ha sempre saputo il nome da dare al proprio figlio o alla propria figlia, e chi invece non riesce proprio a scegliere quello più adatto. C’è una famiglia, però, che ha scelto un nome particolare per il proprio figlio: il nome del protagonista di un videogioco. Quando la nonna paterna ha scoperto l’accaduto, ha avuto una reazione molto forte e il padre del bimbo ha deciso di raccontare – con la speranza di ricevere qualche consiglio – la storia su reddit.
L'uomo racconta:
"Mia moglie ed io siamo entrambi grandi giocatori. In realtà ci siamo conosciuti giocando insieme a un gioco online. Aspettiamo un bambino e non potremmo essere più felici! Questo sarà il nostro primo figlio e il primo nipote per le nostre famiglie. Ecco dove entra in gioco il problema. Mia moglie ed io siamo rimasti entrambi molto commossi dalla storia di Arthur Morgan in Red Dead Redemption 2. Lo consideriamo uno dei migliori personaggi di fantasia di tutti i tempi. Gioco ai videogiochi da molto tempo e la sua storia è l'unica che mi abbia mai fatto piangere. È stata mia moglie a suggerire di usare Arthur Morgan come primo e secondo nome per nostro figlio. Non solo renderemo omaggio al nostro personaggio preferito, ma non c'è niente di sbagliato o "strano" nei nomi, a parte il fatto che Arthur è un po' vecchio stile ora. Ma non è che lo chiamiamo Sonic the Hedgehog o Donkey Kong."
E continua: "Mia madre aveva un fratello e ci ha fatto pressioni per dare il suo nome a nostro figlio. Non c'è niente di sbagliato nemmeno nel suo nome, ma non è il nome che vogliamo dare a nostro figlio. Mio fratello maggiore ha lasciato a mia madre una lettera dicendo che il nome che abbiamo scelto proveniva da un personaggio di un videogioco e lei è andata completamente fuori di testa. In realtà ha guidato per 30 minuti fino a casa nostra in modo da poter bussare alla nostra porta e rimproverarci di persona per aver onorato qualcuno che in realtà non esiste rispetto a suo fratello. Abbiamo scelto il suo nome e non importa come si senta a riguardo. Quando abbiamo cercato gentilmente (e poi con fermezza) di avvisarla che rispettavamo la sua posizione ma che non ci saremmo mossi dalla nostra, è uscita e ci ha detto che non avrebbe avuto nulla a che fare con nostro figlio e che non lo avrebbe mai riconosciuto come famiglia."
Dopo aver raccontato la vicenda, l'uomo ha ammesso di non sapere come comportarsi: non vuole escludere sua madre dalla vita del figlio, ma vuole che lei capisca che alcune scelte - come quella del nome - spettano solamente ai genitori.