Nasce uno squalo in una vasca d'acquario popolata da sole femmine: il raro evento
Una nascita che definire sorprendente sarebbe riduttivo, quella che ha reso famoso un piccolo squalo palombo (Mustelus mustelus) che, in un acquario della Sardegna, è venuto al mondo contro ogni aspettativa e - apparentemente - contro le leggi più basilari della natura.
Il motivo? Semplice: pensereste mai che, in una vasca abitata soltanto da esemplari femmine, possa nascere un cucciolo di squalo? Se sulle prime avete risposto di no, è del tutto comprensibile, eppure sappiamo bene che la natura è in grado di sorprenderci sempre con effetti speciali, e lo ha fatto anche stavolta. Sebbene da quelle parti non ci fosse alcun esemplare maschio, la riproduzione è avvenuta lo stesso, grazie a un fenomeno che non si era mai stato registrato in questa specie in cattività.
via New York Post
Sergio Pérez González/Wikimedia - Not the actual photo
La piccola si chiama Ispera e non è un caso che, in sardo, questa parola significhi "speranza". L'incredibile nascita si è verificata all'acquario di Cala Gonone e ha fatto immediatamente parlare di sé dappertutto. La vasca dei Mustelus mustelus, popolata da sole femmine, non sembrava proprio il luogo giusto dove potesse accadere una cosa del genere, eppure Ispera ha spiazzato tutti.
Se vi state chiedendo come sia stata possibile una cosa del genere, la risposta è partenogenesi. Si tratta di un meccanismo riproduttivo molto raro, anche se non "impossibile", che dà la possibilità alle femmine di autofecondare le proprie uova, per via di un'auto-miscelazione gametica.
Sebbene tale fenomeno sia stato osservato e documentato in oltre 80 specie di vertebrati, tra i quali altri squali, pesci e rettili, sembrerebbe, stando a quanto riferito dagli esperti, che questo sia il primo caso registrato in uno squalo palombo in cattività. "Non è semplice rilevarlo in natura - ha detto Demian Chapman, direttore del Programma di conservazione squali e razze presso il Mote Marine Laboratory & Aquarium in Florida - quindi ce ne accorgiamo solo dagli animali in cattività".
Stando a quanto ha riferito ancora il ricercatore, la partenogenesi, in natura, è una specie di "risorsa finale" per portare avanti la specie, attuata dalle femmine che non riescono a trovare un compagno a causa di vari fattori problematici, come ad esempio l'isolamento dai loro gruppi o l'impatto delle attività umane sulla loro vita e i loro habitat.
Il nascituro, così, erediterà il 100% del DNA dalla madre, ed è per questo che la partenogenesi conduce alla nascita di soli esemplari femmina. Nonostante gli animali nati da questo fenomeno possano sperimentare qualche problema di salute, sembra proprio che, almeno per ora, la piccola Ispera goda di un'ottima condizione, e non possiamo che augurarle una vita lunga e serena!