Scoperta in una tomba una "custodia di Iphone" di oltre 2100 anni fa: è appartenuta a una ragazza
Entrare a contatto con luoghi e oggetti del passato significa proiettarsi in una dimensione tutta nuova, affascinante e in grado di raccontarci storie spesso destinate a rimanere un mistero, offuscate dallo scorrere del tempo.
Ne sanno certamente qualcosa gli archeologi che, in Siberia, sono rimasti a dir poco sorpresi da un ritrovamento che ricorda molto da vicino un elemento che potremmo definire simbolo della modernità e del presente. Di cosa stiamo parlando? Semplice: di uno smartphone!
No, non stiamo scherzando: il manufatto rinvenuto da un team di archeologi in una tomba della Siberia sembra proprio la custodia di uno smartphone di ultima generazione, al punto da essere stato soprannominato dagli stessi ricercatori "l'Iphone di 2100 anni". Già, perché è proprio quella l'età di questo misterioso oggetto, portato alla luce nella sepoltura di una giovane donna nel 2019, e da allora divenuto oggetto di studi serrati e ipotesi.
Il luogo dove questo oggetto è stato ritrovato è altrettanto intrigante. La tomba della giovane, soprannominata "Natasha", si trova infatti sotto un vasto bacino artificiale siberiano, il Mare di Sayan, prosciugato per un breve periodo durante l'estate. Proprio lì sotto, in una sorta di "Atlantide", giacevano i resti della ragazza e dei suoi averi, "Iphone" compreso.
Stando a quanto si è appreso, Natasha avrebbe vissuto durante il periodo Xiongnu in quelle zone remote dell'Asia e, per i suoi tempi e la sua società, era una persona piuttosto "alla moda". Si è capito proprio dal corredo presente nella sepoltura. L'oggetto rettangolare a forma di custodia è arricchito da una serie di pietre preziose come turchese, corniola e madreperla, che fanno pensare proprio a qualcosa di valore.
L'ipotesi più accreditata è quella che ritiene quel "telefono" una fibbia per cintura, indossata dalla donna come accessorio circa 2137 anni fa, secondo la datazione effettuata dagli esperti. "La sepoltura di Natasha col'Iphone - ha dichiarato l'archeologo Pavel Leus - rimane una delle più interessanti in questo luogo".
Non è chiaro, nonostante le varie ipotesi sulla sua vita e sul manufatto, chi fosse realmente Natasha. C'è chi pensa si trattasse di una sacerdotessa e chi invece crede che lavorasse proprio come tessitrice i vestiti o artigiana dedita agli accessori preziosi. Di certo, quello che è stato ritrovato lì sotto, a oltre 17 metri di profondità, è un vero e proprio pezzo di passato tornato meravigliosamente nel presente, in un modo più unico che raro.
Avevate mai visto questo "antenato" dell'Iphone?