Un team di ricercatori scopre per puro caso l'isola più a nord del mondo
Sebbene la scienza sia fatta di ricerche, dati certi e ragionamenti che hanno fondamenti precisi e ben motivati, a volte può succedere che alcune scoperte avvengano in maniera casuale, senza essere meno importanti. Quella di cui stiamo per parlarvi ne è la prova, e ha visto protagonisti un gruppo di ricercatori danesi e svizzeri che, senza volerlo, hanno riscritto un primato geografico che si dava per assodato dal 1978.
Di cosa stiamo parlando? Di un territorio posizionato in un luogo piuttosto estremo, di quelli che, soltanto a sentirne parlare, destano curiosità. È l'isola più a nord del mondo, non più quella conosciuta da oltre 40 anni, ma un'altra terra emersa, che sarebbe la più vicina al Polo nord in assoluto. Pronti a scoprire come è avvenuta questa scoperta?
via The Guardian
Morten Rasch - University of Copenaghen
Quando la spedizione danese-svizzera, nel luglio 2021, ha raggiunto in elicottero la famigerata isola di Oodaaq, quella che, dal 1978, è considerata la più settentrionale al mondo, hanno subito notato che qualcosa non quadrava. Verificando la loro posizione tramite gli strumenti che avevano con sé, è stato subito chiaro che si trovavano circa 800 metri più a nord di quella terra emersa.
Non erano, dunque, su Oodaaq, ma su un'altra isola lunga circa 60 metri e larga 30. Ed essendo questa più vicina al Polo, la deduzione è arrivata quasi da sé: era la più a nord del mondo. Una terra remota e assolutamente poco ospitale, che si trova nel Mar Glaciale Artico, al largo della Groenlandia nordorientale, in una posizione davvero impressionante per quanto è lontana da qualsiasi forma di civiltà.
Brocken Inaglory/Wikimedia - Not the actual photo
La geolocalizzazione e i dispositivi satellitari degli scienziati, capitanati dall'esploratore polare Morten Rasch, hanno parlato chiaro: erano atterrati sul territorio emerso più settentrionale del Pianeta. Un evento tanto casuale quanto fortunato e curioso, che meritava di essere ricordato. L'isola, stando a quanto hanno riferito i ricercatori, sarà chiamata Qeqertaq Avannarleq, che nella lingua della Groenlandia significa proprio "l'isola più a nord".
"Eravamo andati fino a lì soltanto per raccogliere dei campioni - ha raccontato Morten Rasch - non avevamo alcuna intenzione di scoprire una nuova isola". "Ci è successo un po' come agli esploratori del passato - ha aggiunto Christiane Leister, imprenditrice svizzera che ha promosso e finanziato la spedizione - che pensavano di essere sbarcati in un certo posto ma in realtà ne avevano trovato uno completamente diverso".
Stig Nygaard/Wikimedia - Not the actual photo
"Un mucchio di fango, depositi morenici e ghiaia, circondato da ghiaccio su tutti i lati": questa la descrizione, non proprio affascinante, di Qeqertaq Avannarleq che gli scienziati hanno regalato al mondo. Di certo, però, un posto così incuriosisce più per la sua posizione che per il suo aspetto e la sua ospitalità, e quei sei esseri umani possono dire di aver posato i piedi su un luogo unico!