Ricercatori giapponesi stampano in 3D un pezzo di pregiatissimo manzo wagyu: è identico all'originale
Negli ultimi anni, la tecnologia di stampa 3D ha preso sempre più piede in vari ambiti. Dalla produzione di oggetti di uso comune, passando per la medicina e la ricerca scientifica: le applicazioni di questo modo di realizzare elementi partendo da un modello digitale e tridimensionale sono veramente molteplici.
E ce ne sono alcune che, quando danno risultati eclatanti, riescono a far parlare molto di sé. Pensereste mai, infatti, che si possa produrre del cibo in questo modo? La risposta è sì e, a giudicare da quello che hanno "stampato" gli scienziati dell'università giapponese di Osaka, è possibile farlo in modo piuttosto fedele alla realtà. Cosa hanno realizzato? Semplice, e allo stesso tempo incredibile: un pezzo di carne del pregiatissimo taglio di manzo wagyu.
via Nature
Si tratta di un pezzo di carne identico a un trancio di origine animale, nel colore, nella forma e persino nelle tipiche venature. È l'origine, però, che lo rende assolutamente particolare. Il motivo? Non proviene da un animale macellato, ma dalle sue fibre cellulari, prelevate e "assemblate" per creare, grazie al bioprinting, un prodotto perfetto.
Con l'obiettivo di dimostrare che non è necessario sacrificare un essere vivente per ottenere della carne pregiata, gli scienziati giapponesi hanno dato vita al loro esperimento di laboratorio, condividendo poi quanto ottenuto col mondo intero. Non è la prima volta che parliamo di carne coltivata o sintetica, ma questa è davvero impressionante.
Non solo perché il taglio wagyu è particolarmente pregiato e molto costoso, provenendo da bovini selezionati a puntino perché avessero tessuti ricchi di grassi insaturi, ma anche perché è la prima volta al mondo che la stampa 3D arriva a tanto. Utilizzando le cellule staminali e organizzando muscoli, vasi sanguigni e grasso, i ricercatori sono riusciti a modellare alla perfezione ciò che stavano creando, una carne quasi indistinguibile dall'originale. Una sorta di "magia" resa possibile dal bioprinting tridimensionale.
Schellack/Wikimedia - Not the actual photo
"Migliorando questa tecnologia - ha detto Michiya Matsusaki, uno dei responsabili dello studio - sarà possibile riprodurre strutture complesse di carne e apportare modifiche ai componenti grassi e muscolari". Tutto questo nell'ottica di fornire, in futuro, tagli di carne coltivata che rispecchino alla perfezione le esigenze del consumatore, come ad esempio la giusta quantità di grasso o apporto nutritivo.
L'idea, dunque, è quella di un futuro in cui il consumo di questi alimenti sia sempre più sostenibile, sia dal punto di vista ambientale che da quello legato alle necessità o ai problemi specifici di ognuno. Non è ancora chiaro come verranno trattati questi prodotti creati in laboratorio dal punto di vista normativo in diversi Paesi, anche se è evidente che tale tecnologia stia facendo passi da gigante. Che ne pensi di questo sviluppo tecnologico?