Coppia costretta a "restituire" la figlia adottiva: i genitori biologici hanno cambiato idea

di Irene Grazia Paladino

02 Settembre 2021

Coppia costretta a "restituire" la figlia adottiva: i genitori biologici hanno cambiato idea

Le regole riguardo l’adozione variano da paese a paese. Nel caso degli Stati Uniti, possono cambiare di stato in stato. Nel Regno Unito, per rendere legale un’adozione, è necessario l’intervento del tribunale. Se i genitori biologici cambiano idea e non è ancora stata presentata domanda al tribunale, il bimbo viene restituito alla famiglia biologica. Se, invece, i genitori cambiano idea dopo la presentazione della richiesta al tribunale, quest’ultimo deve valutare la situazione e fare gli interessi del bambino. Il caso di Sarah Howell e di suo marito Chris ha suscitato moltissima commozione.

 

via dailystar

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Solo dopo cinque giorni aver preso la loro bambina adottivo all'ospedale, Sarah e Chris hanno dovuto salutarla per sempre: i suoi genitori naturali avevano infatti cambiato idea. Sarah stava dando da mangiare al piccolo, e poco dopo è arrivata la temuta chiamata. La coppia, impossibilitata a concepire naturalmente, ha appreso che Sarah era incinta subito dopo aver scoperto di essere stata ritenuta idonea all’adozione. Ma, cinque giorni dopo aver accolto la bimba a casa, hanno vissuto un momento difficile da dimenticare. Sarah racconta che il dolore è stato indescrivibile: lei e Chris sapevano che non avrebbero più rivisto quella bimba che consideravano già una figlia.

 

Aditya Romansa/Unsplash

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Avere dei figli sembrava impossibile: la coppia ha provato a concepire per anni ma attraverso degli esami, i medici erano arrivati alla conclusione che la donna non fosse fertile. Le probabilità che Sarah potesse rimanere incinta erano inferiori all’1%, e per questo la coppia ha deciso di intraprendere un percorso per adottare un bimbo. Ma le cose non sono andate come si aspettavano: Sarah ha dato alla luce il figlio che non pensava di poter mai avere, Noah, e ha poi adottato un bambino di due mesi, Levi. Anche se per pochi giorni, la bimba ha fatto capire alla coppia cosa significhi essere genitori. Sarah dice di non serbare rancore nei confronti dei genitori che hanno ripreso la figlia: poterla tenere in braccio, seppur per pochi giorni, ha arricchito lei e il marito come persone. La coppia spera che la bimba possa avere il meglio, il meglio che loro stessi avrebbero voluto donarle.