Vivere fino a 130 anni sarà possibile? Secondo la scienza, entro il 2100 sì
Il tempo passa e i segni che il tempo lascia sul corpo e sulla mente sono inevitabili: molte persone hanno paura di invecchiare e, nonostante la scienza e la tecnologia siano costantemente alla ricerca di possibili modi per contrastare il trascorrere del tempo, sembra che la situazione non sia destinata a cambiare (o, perlomeno, non nel breve periodo). Se smettere di invecchiare non è possibile, secondo uno studio sembra che entro il 2100 la durata media della vita sia destinata ad aumentare notevolmente. Hai mai pensato a quanto possa essere longevo l’essere umano?
via sciencedaily
I casi di persone ultracentenarie non sono poi così rari, ma quanti anni può vivere l’uomo una volta oltrepassati i 100 anni? Se oggi si tratta, appunto, di casi isolati, in futuro la durata media della vita si allungherà: quasi la totalità delle persone - parliamo del 99% - arriverà a 124 anni senza troppi problemi e qualcuno riuscirà a raggiungere anche i 130 anni. Gli scienziati dell’Università di Washington hanno esaminato i dati dell’International Database on Longevity, un database che contiene le informazioni su tutte le persone ultracentenarie del mondo. Utilizzando un metodo statistico, gli scienziati hanno stimato che l'età massima di 130 anni si potrà raggiungere tra il 2020 e il 2100 in 13 Paesi del mondo: è chiaro, infatti, che le condizioni di vita e l’ambiente nel quale si vive influiscono molto sulla possibilità di vivere più a lungo.
Il “record di longevità” lo detiene, attualmente, Kane Tanaka: una donna giapponese di 118 anni, ancora in vita. Prima di lei, la persona più anziana del mondo era la francese Jeanne Calment, vissuta fino ai suoi 122 anni. I casi di Kane e Jeanne non saranno più dei casi isolato. Secondo gli esperti, infatti, dopo i 110 anni le probabilità di contrarre malattie sono le stesse di chi ha più di 120 anni: è come se il corpo si stabilizzasse e, raggiunta una certa soglia, il tempo trascorresse più lentamente. La degenerazione cellulare rallenta e le probabilità di vivere più a lungo aumentano. I ricercatori sostengono che questo studio avrà delle importanti implicazioni sulle politiche governative ed economiche dei Paesi, sullo stile di vita degli individui e sull’assistenza sanitaria.