Operaio traccia la linea stradale storta e l'azienda lo licenzia in tronco: "ci hanno derisi su Facebook"
Tutti noi commettiamo degli errori, nella vita privata e nel lavoro. Cosa accade quando si sbaglia in contesti lavorativi? Certamente le conseguenze da pagare dovrebbero essere proporzionali all’errore commesso: è possibile che i vertici aziendali facciano finta di niente - chiedendo semplicemente al dipendente di porre rimedio all’errore - o possono prendere provvedimenti più seri. Ciò che ha colpito di questa vicenda, che ha visto come protagonista un operaio, è che il provvedimento per un errore commesso è stato ritenuto troppo severo e drastico.
via La Repubblica
L’uomo, di 39 anni, è un operaio e stava lavorando per una ditta che si occupa della manutenzione dell’autostrada Firenze-Pisa-Livorno, in Italia. L’operaio, però, ha commesso un errore: ha tracciato una delle strisce stradali in maniera storta, non lineare. Quest’errore, però, è stato causato dal manto stradale: l’asfalto dell’autostrada era infatti deformato e ciò rendeva impossibile disegnare una linea dritta. L’azienda, però, non ha tenuto conto di questo elemento e la società che si occupa dei lavori nell’autostrada - nonché della gestione del manto stradale e della segnaletica di alcune zone di Pisa - gli ha inviato una lettera avvisandolo del licenziamento. Il motivo? Con il suo errore - anche se praticamente inevitabile - l’operaio avrebbe danneggiato l’immagine dell’azienda.
Not the actual photo - Mika Baumeister/Unsplash
L’azienda ha motivato in questo modo il drastico provvedimento: «Con la sua condotta, eseguendo con negligenza e incuria l’attività affidata, (l’operaio) generava grave nocumento morale e materiale all’azienda, esponendola a contestazione da parte della stazione appaltante e costringendola a eseguire nuovamente la lavorazione, con ulteriore aggravio di costi e tempi. L’opera risultava così scadente da essere oggetto di lamentele e schernimento da parte di alcuni utenti su Facebook». I passanti, notando questa buffa linea - certamente insolita per un’autostrada - non si sono risparmiati con i commenti. Sono stati proprio questi commenti a spingere l’azienda a prendere provvedimenti tanto drastici, e ci si chiede se il provvedimento sia proporzionale all’errore inevitabile o se nasconda in realtà altre motivazioni.