Un gigantesco rubinetto da cui sembrano uscire tonnellate di plastica: l'opera di denuncia di un artista

di Marcello Becca

14 Ottobre 2021

Un gigantesco rubinetto da cui sembrano uscire tonnellate di plastica: l'opera di denuncia di un artista

La plastica ci sta letteralmente sommergendo. I numeri che riguardano questo materiale nel mondo sono impressionanti: 5 miliardi di buste ogni anno, 25 milioni di tonnellate di rifiuti ogni mese, 1 milione di bottiglie ogni giorno in tutto il mondo.

Ben consapevole della situazione, l'artista e attivista canadese Ben Von Wong ha ideato una scultura in grado di farci riflettere su questo enorme problema mondiale: un rubinetto da cui fuoriescono migliaia di bottiglie di plastica raccolte da lui e dal suo gruppo di appassionati ecologisti, un'opera sensazionale e dalle dimensioni sconvolgenti. Pronti a scoprirla più da vicino?

 

via turnofftheplastictap

vonwong/Instagram

Pensate che solo nell’anno 2010 sono state prodotte ​​275 milioni di tonnellate di plastica nelle zone costiere della Terra, di cui tra i 4,9 e i 12,7 milioni di tonnellate sarebbero finite nei mari e negli oceani del nostro pianeta. Fin qui i numeri generali, ma per noi singole persone cosa significa? È stato calcolato che ogni anno consumiamo 73 kg di plastica a testa: una vera enormità. Possiamo fare qualcosa?

Se ogni singola persona fosse più attenta a questo problema” ha detto l’artista Ben Von Wong “i cambiamenti sarebbero veloci e straordinari."

L’opera di questo artista, infatti, è un enorme rubinetto sempre aperto da cui fuoriescono tonnellate di bottigliette e altri rifiuti plastici: si tratta di una chiara denuncia sull’abuso di plastica monouso e l’inquinamento dei mari e degli oceani.

L’installazione, finanziata dall‘Ambasciata del Canada in Francia, è costituita da un vero e proprio furgone di 10 metri pieno di bottiglie di plastica usate che Von Wong e i volontari hanno raccolto nella città di Montreal. Per realizzare il rubinetto delle dimensioni di un divano, Von Wong ha recuperato un condotto di ventilazione da un edificio programmato per la demolizione.

WWFNewZealand/Twitter

L’attenzione di questo artista per i problemi dell’ambiente è sempre stata massima. Oltre a essere consulente creativo dell‘Ocean Plastics Leadership Network, è stato giudice ai recenti premi Reusie e ha costruito altre enormi installazioni per richiamare l’attenzione sui sintomi dell’inquinamento da plastica. Ad esempio, è diventato celebre lo Strawpocalypse, costruito con 168.000 cannucce e che è diventato virale sui social media alcuni anni fa.

Da allora, le grandi catene di ristorazione sono state sensibilizzate sull’uso di cannucce biodegradabili più compatibili con il benessere del nostro Pianeta. Non ci resta che sperare che anche quest'opera contribuisca ad aumentare questa sensibilizzazione, quantomai necessaria!