"Portatemi in carcere, non sopporto più mia moglie": la richiesta di un uomo ai domiciliari
Quando il protagonista della nostra storia si è presentato ai Carabinieri chiedendo, senza troppi giri di parole, di essere accompagnato in carcere per i suoi problemi coniugali, sulle prime i militari hanno pensato di essere vittime di uno scherzo. Effettivamente, chi farebbe mai una richiesta del genere?
Eppure la situazione casalinga, per l'uomo in questione, era diventata così insostenibile da spingerlo a compiere un gesto del genere. Meglio finire in prigione che continuare, giorno dopo giorno, a litigare con la consorte, avrà pensato, e così, nonostante si trovasse agli arresti domiciliari, ha espressamente chiesto alle forze dell'ordine di portarlo via da casa.
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È accaduto in Italia, nei pressi di Roma, e il detenuto che ha fatto parlare di sé per via della sua singolare richiesta è un cittadino albanese di 30 anni. Di certo non capita tutti i giorni di sentirsi chiedere una cosa del genere: solitamente, infatti, finire in carcere non è proprio la massima aspirazione di una persona, specie se ha avuto la fortuna di poter scontare la sua pena agli arresti domiciliari.
In questo caso, tuttavia, le cose sono andate molto diversamente. Uscito da casa, l'uomo si è diretto verso la caserma dei Carabinieri e lì, senza mezzi termini, ha detto al militare di turno "non ce la faccio più, meglio la galera".
"La mia vita a casa è diventata un inferno - si è giustificato - non ce la faccio più, voglio andare in prigione". Queste le parole riferite dalle forze dell'ordine italiane, quando hanno raccontato il curioso caso alla stampa. "Non era più in grado di far fronte alla convivenza forzata con la moglie - hanno dichiarato i Carabinieri - esasperato dalla situazione, ha preferito scappare, presentandosi spontaneamente per chiedere di scontare la pena dietro le sbarre".
Una richiesta, la sua, che le forze dell'ordine non hanno potuto ignorare, visto che l'uomo, di fatto, uscendo di casa ha compiuto un'evasione in piena regola. Così per lui è scattato subito l'arresto, seguito dalle accuse per quanto aveva fatto e dal trasferimento in carcere. Missione compiuta, potremmo dire, riflettendo con un sorriso su una situazione che, sicuramente, ha del paradossale. Non sappiamo quali siano le cause precise che hanno spinto quel detenuto ad arrivare a tanto, ma di certo ci auguriamo che, con un po' di distanza forzata, le cose, per lui e sua moglie, possano risolversi per il meglio!