Gli effetti di schermi e dispositivi elettronici sui bimbi non sono poi così dannosi: lo rivela uno studio
Un nuovo studio sociologico pubblicato dalla rivista Plos One sembra smentire il buonsenso comune: gli schermi - secondo questa ricerca - non sarebbero così pericolosi per i bambini come si pensa.
Oggi i bambini dispongono di una media di 3 dispositivi digitali con cui passano quasi tutto il loro tempo a discapito di sport, di attività ricreative e di socialità. Tuttavia, i ricercatori coinvolti nell'analisi non hanno rilevato una correlazione diretta tra l’uso degli strumenti informatici e la depressione di cui soffrono sempre più i giovani.
via Plos One
Basandosi su una ricerca sugli effetti dell’uso dei dispositivi informatici condotta su più di 12.000 bambini di nove e dieci anni, alcuni ricercatori sono arrivati alla conclusione inattesa. Hanno infatti affermato il contrario di ciò che pensiamo tutti noi. A loro avviso, passare molto tempo davanti a uno schermo non sarebbe poi così pericoloso per i bambini.
Lo studio statunitense ha indagato sul collegamento tra il tempo trascorso davanti allo schermo e il rendimento scolastico dei bambini, le abitudini del sonno, le relazioni tra pari e la salute mentale.
I genitori hanno completato un questionario sullo schermo, indicando in una lista di controllo il comportamento del bambino e valutando il suo stato di ansia (includendo anche eventuali problemi sul loro livello di attenzione e di memorizzazione). Hanno riferito sui voti dei loro figli a scuola, sulla quantità e qualità del sonno, oltre a dichiarare il loro stato sociale e il nucleo etnico di appartenenza.
I bambini hanno compilato in modo indipendente un questionario sullo schermo, con quattordici voci sui diversi tipi di utilizzo dei media ricreativi sugli schermi. È stato anche chiesto loro quanti amici intimi hanno.
Si tenga presente che oggi i giovani usano gli schermi più che mai. È stato calcolato che ogni bambino dispone di almeno tre dispositivi cui fare riferimento: laptop, smartphone, televisori, tablet, dispositivi di gioco e computer di famiglia. Si stima quindi che i bambini utilizzino un dispositivo mobile o guardino la televisione per 3-4 ore al giorno. Tutto questo è, ovviamente, peggiorato con la gestione della pandemia che ha obbligato i ragazzi all’isolamento e alle lezioni online.
I bambini trascorrono, insomma, più di un terzo della loro giornata a guardare gli schermi. Tuttavia, secondo questi ricercatori, gli schermi non sarebbero una causa direttamente correlata a patologie e situazioni ansiogene dei bambini che - con le risorse dell’infanzia - sono in grado di sostenere questo nuovo tipo di vita digitale.