Le riunioni del futuro? Le faremo con gli ologrammi: la scommessa di un'azienda
Visori per la realtà aumentata, immagini 3D così realistiche da farci sembrare capi e colleghi materializzati proprio accanto a noi. No, non stiamo descrivendo lo scenario di un film fantascientifico, ma una realtà che, in un futuro non troppo lontano, potrebbe far parte della nostra quotidianità, specie di quella di chi svolge riunioni da remoto.
L'azienda statunitense Cisco, multinazionale conosciutissima nel mondo delle telecomunicazioni e del networking, ha presentato proprio una novità tecnologica di questo tipo. Una vera e propria scommessa, che però è anche una rivoluzione nel modo che moltissimi lavoratori avrebbero di svolgere le loro attività giornaliere. Invece di interagire con una semplice immagine su uno schermo, come nelle classiche videoconferenze, potrebbero essere "circondati" da riproduzioni 3D degli altri partecipanti: veri e propri ologrammi che renderebbero tutto a dir poco realistico.
Lo strumento ideato e presentato da Cisco si chiama Webex Hologram, e promette di cambiare totalmente faccia - è proprio il caso di dirlo - a meeting e riunioni di lavoro. Proiettando immagini degli interlocutori a grandezza naturale e in tre dimensioni, non è difficile comprendere quanto sarebbe diverso interagire con gli altri in quelle situazioni.
Lavorare giorno dopo giorno, specie in contesti in cui c'è il bisogno di comunicare da remoto, diventerebbe dunque un'esperienza molto più realistica di quanto è attualmente. Webex Hologram, grazie alle tecnologie messe a punto da Cisco, riuscirebbe a riportare in vita interazioni più personali che, con la larga diffusione delle videoconferenze e del lavoro a distanza, si stanno perdendo. Ma le potenzialità di questo sistema, secondo il colosso delle comunicazioni americano, non finiscono qui.
Oltre che nelle classiche riunioni aziendali, Webex Hologram potrebbe tornare utilissimo anche in altri contesti, come ad esempio l'assistenza sanitaria. La formazione sull'uso delle apparecchiature mediche, grazie a uno strumento del genere, potrebbe essere eseguita a distanza e in maniera decisamente più realistica rispetto a come avverrebbe con una semplice videocall. Senza contare che, una "presenza" in realtà aumentata così consentirebbe al personale sanitario - e non solo - di non doversi necessariamente spostare per attività che potrebbero essere svolte in questo modo.
Insomma: una tecnologia che potrebbe presto entrare a far parte delle giornate lavorative di molte persone. Che ne pensate? Utile oppure eccessiva?