Le addebitano 700$ dopo aver aspettato 7 ore al pronto soccorso senza che venisse visitata
A volte accadono episodi così assurdi che è piuttosto difficile crederli veri. A nessuno, ovviamente, fa piacere l'idea di recarsi al pronto soccorso, sia per problemi di salute lievi che più gravi. Immaginate, però, di trovarvi lì, aspettare per ben 7 ore e poi, senza che nessuno abbia fatto accertamenti medici particolari, ricevere anche una fattura di 700 dollari.
Fantascienza? Non proprio, perché è esattamente quello che è successo alla donna statunitense di cui stiamo per parlarvi. Dopo tutto quel tempo in attesa, ha deciso di tornare a casa, ricevendo, poche settimane dopo, l'inatteso addebito. Nessun malinteso o errore: quei soldi erano proprio indirizzati a lei, avrebbe dovuto pagarli anche se la sua visita al pronto soccorso si è rivelata sostanzialmente inutile.
via FOX 5 Atlanta
A seguito di un trauma cranico, Taylor Davis ha deciso che si sarebbe recata, per sicurezza, al pronto soccorso dell'ospedale Emory Decatur, in Georgia. Sulle prime, stando a quanto ha raccontato, era riluttante a farlo, ma alla fine ha preferito andarci. Peccato che, una volta lì, la sua esperienza sia stata tutt'altro che positiva.
Dopo una lunghissima attesa di 7 ore senza che venisse visitata o assistita in alcun modo, ha deciso di andarsene, sdegnata per quanto era accaduto. Per fortuna, il suo trauma non ha avuto conseguenze troppo negative, anche se, nelle settimane successive, per lei è arrivata una sorpresa del tutto sgradita e inaspettata. Di che si trattava? Semplice, e allo stesso tempo assurdo: della parcella dell'ospedale, che le addebitava 700 dollari soltanto per la sua permanenza lì al pronto soccorso.
Jori Samonen/Pxhere - Not the actual photo
Se vi sembra incredibile, sappiate che siete in buona compagnia. La stessa Taylor Davis, sulle prime, non ha potuto far altro che pensare ad un errore, oppure a un malinteso tra lei e la struttura sanitaria. Così, ha chiamato l'ospedale, per scoprire che, in realtà, tutto era regolare. La persona che le ha risposto al telefono le ha detto che quello era semplicemente il "protocollo dell'ospedale" e che, in quanto tale, andava rispettato. La Davis doveva quindi pagare il conto "anche se era entrata senza essere visitata".
"Nessuno ha preso i miei parametri vitali, nessuno mi ha chiamata, nessuno mi ha visitata - ha commentato la donna, rivelando la sua vicenda ai media - è assurdo che io sia rimasta seduta lì per sette ore e che debba anche pagare per questo". I rappresentanti dell'Emory Healthcare, nonostante le proteste della donna, sono stati inflessibili: "bisogna pagare prima di essere visitati, non per essere visitati", le hanno risposto.
Una sorta di tassa, dunque, che questa struttura fa comunque pagare a chi si reca lì, anche se, di fatto, non viene offerto alcun servizio. L'assurdo episodio vissuto da Taylor Davis, come prevedibile, sta generando un'ampia risonanza, negli Stati Uniti e non solo. Di certo fa riflettere che un luogo che dovrebbe assistere le persone in difficoltà possa essere protagonista di situazioni simili. Che ne pensate di questa vicenda?