Mangia cibo spazzatura per 30 giorni per un esperimento: le conseguenze sul cervello

di Irene Grazia Paladino

22 Novembre 2021

Mangia cibo spazzatura per 30 giorni per un esperimento: le conseguenze sul cervello

Che il junk food faccia male è risaputo. Non a caso viene, infatti, chiamato “cibo spazzatura”. Quali cibi rientrano nella categoria di cibo spazzatura? Sicuramente i cibi industriali che vengono processati, merendine, fast food, prodotti confezionati e surgelati. Questi alimenti, infatti, hanno un elevato apporto calorico ma un basso apporto di nutrienti. Le calorie che assumiamo attraverso questi cibi non sono calorie sane, ma la maggior parte provengono da zuccheri e grassi di origine animale: ingerire un’elevata quantità di alimenti industriali è dannoso per la nostra salute fisica, ma non solo. Un esperimento ci rivela che mangiare troppo cibo spazzatura ha delle ripercussioni anche sul nostro cervello.

via BBC

Not the actual photo - Flickr

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Cosa succede al nostro organismo se adottiamo per molto tempo un’alimentazione basata sul junk food? Il medico inglese Chris van Tulleken si è posto questa domanda. Invece di condurre esperimenti che coinvolgessero altre persone, però, ha deciso di sperimentare su di sé le conseguenze di un’alimentazione non sana. Il dottore si è sottoposto a questo esperimento per 30 giorni. Ha deciso di suddividere così la sua alimentazione: l’80% della sua dieta è stato composto da cibo spazzatura, il restante 20% da cibo sano. Cosa ha notato dopo questi 30 giorni? 

Innanzitutto ci sono stati dei notevoli cambiamenti dal punto di vista fisico: dopo pochi giorni Chris ha notato un aumento della fame - simili a delle crisi di astinenza da cibo - stitichezza, mancanza di sonno, riflessi molto rallentati. Il medico ha detto: "Mi sentivo dieci anni più vecchio ma non mi sono reso conto che era tutto a causa del cibo finché non ho smesso di seguire la dieta". In quattro settimane, il suo peso è aumentato di 6.5 kg. Il medico ha condotto anche degli esami approfonditi, che hanno rivelato che il suo indice di massa grassa era aumentato del 2%, mentre gli esami del sangue rivelavano degli squilibri nell’ormone della fame. 

 

flickr

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Ma gli effetti più importanti li ha subiti il cervello. Il dottore si è sottoposto ad una risonanza magnetica, che ha rivelato come nel cervello di Chris si sono create delle connessioni tra aree del cervello che prima non erano legate tra loro. Dopo i 30 giorni di alimentazione scorretta, si è creato un collegamento tra l’area del cervello che controlla il meccanismo della ricompensa e quella che controlla il comportamento ripetitivo, svolto quasi in automatico. Il cervello di Chris aveva iniziato a chiedere cibo, nonostante non ne avesse fisicamente bisogno, solo per gratifica e per essere ricompensato. Questi cambiamenti nel cervello non sono permanenti, però hanno dato ad origine ad una riflessione: se solo 30 giorni di alimentazione sregolata possono avere queste conseguenze nel cervello di un uomo adulto, cosa può causare un’alimentazione sbagliata protratta per anni in un cervello giovane in via di sviluppo?