Azienda cerca volti umani da imprimere sui robot: pagherà 250.000€ per le facce più "amichevoli"
Avete mai pensato a come potrebbe apparire il vostro volto su quello di un robot? Se avete risposto no, ma la possibilità vi stuzzica, sappiate che esiste un'azienda che è pronta a pagarvi profumatamente affinché prestiate la vostra immagine per questa finalità.
La robotica, del resto, è una parte sempre più integrante dello sviluppo tecnologico odierno, e di certo l'interazione tra noi e gli automi passa, secondo la società in questione, anche attraverso il lancio di una linea di robot dall'aspetto più umano possibile. Per farlo, ha scelto di mettere in atto dei "casting" che di certo non si erano mai visti prima. Le persone - o meglio, i volti - destinati ad apparire sulla faccia dei loro robot, infatti, riceveranno ben 250.000 euro in cambio! Una cifra niente male, che sicuramente attirerà l'attenzione di molte persone. Per essere selezionati, però, bisognerà rispettare determinate caratteristiche. Pronti a scoprire quali sono?
via Metro
Si chiama Promobot ed è una startup tecnologica che sta facendo parlare molto di sé per la particolare ricerca che ha messo in piedi. La notizia, infatti, è di quelle che attirano immediatamente l'attenzione e che sono in grado di incuriosire tutti un po' ovunque. Invece di creare al computer dei volti per le sue "creature" robotiche, questa ditta ha deciso che avrebbe chiesto aiuto alle persone in carne e ossa, e così si è messa alla ricerca di una persona dal volto particolarmente "buono e amichevole".
Proprio così: le domande sono aperte a tutti, uomini e donne, purché abbiano più di 25 anni. Le facce reali che più piaceranno ai tecnici di Promobot finiranno sui loro automi che presteranno servizio in hotel, centri commerciali e aeroporti del Nord America e del Medio Oriente dal 2023 in poi. Per quanto la tecnologia computerizzata possa avvicinarsi alla realtà, non è sempre possibile ottenere una somiglianza reale, e per questo l'azienda cerca veri volti umani da rendere poi... non umani. In pratica, le persone che vinceranno questo singolare "concorso" avranno dei veri e propri sosia dalle fattezze robotiche.
"Dal 2019 produciamo e forniamo attivamente robot umanoidi sul mercato - hanno fatto sapere dall'azienda - i nostri nuovi clienti vogliono lanciare un progetto su larga scala, e per questo devono ottenere in tempi brevi la licenza per un nuovo aspetto del robot". Perché non far interpretare l'automa a un umano, dunque? Se la prospettiva vi sembra un po' inquietante, sappiate che la ditta fa veramente sul serio e che, per partecipare alla selezione, occorre sottostare a criteri piuttosto rigidi.
Oltre all'aspetto gentile e amichevole, infatti, i candidati dovranno fornire un modello 3D del proprio volto e del proprio corpo, oltre a dettare almeno 100 ore di materiale vocale per creare un modello della voce che utilizzerà il robot stesso per comunicare. A quel punto, se tutto sarà di gradimento alla Promobot, la persona scelta dovrà firmare un contratto in cui cederà i diritti del proprio aspetto alla società, a tempo indeterminato.
Che ne pensate di questa singolare offerta? Farebbe al caso vostro oppure preferireste non avere un clone robotico in circolazione?