Bere del latte caldo prima di dormire può davvero aiutarci a prendere sonno?
Chi di noi non ha mai sperimentato dei piccoli-grandi rituali prima del sonno? Che si tratti della lettura, di un bel bagno o di una bevanda calda, ognuno ha il suo modo di mettersi a suo agio e conciliare il proprio sonno. Tra tutte queste abitudini, però, ce ne sono alcune che sembrano davvero resistere alla prova del tempo, e tramandarsi di generazione in generazione.
Pensate ad esempio al famigerato bicchiere di latte caldo. Questo classico rimedio della nonna è una costante per molte persone, una vera e propria tradizione che in tanti non abbandonerebbero mai. E spesso la convinzione che questa bevanda possa favorire il nostro sonno è così radicata che non ci si interroga nemmeno sulla sua reale efficacia. Dunque, perché non farlo ora? Esiste qualche prova scientifica che dimostra che il latte caldo prima del letto aiuti a conciliare il sonno? Scopriamolo.
via Healthline
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Come spesso avviene in casi simili, è praticamente impossibile fornire una risposta unica. Alcune sostanze contenute dal latte, e in particolare gli amminoacidi, effettivamente possono favorire il sonno in alcuni modi. Ma il successo dell'abitudine di bere latte prima di dormire deriva anche da motivazioni psicologiche. Secondo lo psicologo clinico e specialista del sonno Michael Breus, infatti, "il latte caldo può renderci più rilassati e assonnati perché ci ricorda le persone che ce lo davano affettuosamente quando eravamo piccoli". Un'associazione mentale che funge da calmante, quindi. Ma non è finita qui.
Uno degli amminoacidi presenti nel latte, il triptofano, sembra proprio essere "specializzato" nella produzione di melatonina, un ormone fondamentale per la regolazione dei nostri bioritmi e dell'alternanza veglia-sonno. Il punto da tenere a mente, tuttavia, secondo Breus è che, per sperimentare effetti realmente soporiferi, servirebbe bere quantità di latte decisamente maggiori a una tazza o un bicchiere, a tutto svantaggio di altri ambiti della nostra salute.
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Stando a ulteriori ricerche, dunque, nel latte esistono altri componenti, oltre al triptofano, che possono favorire il sonno e che sono legati alla caseina e che si collegano a ricettori del nostro cervello in grado di esercitare un effetto calmante. E la temperatura? È davvero così importante che il nostro latte notturno sia caldo? In realtà no: anche qui infatti il calore è legato più che altro a sensazioni positive, oltre che, in misura minore, al fatto che può far aumentare la temperatura interna del corpo, favorendo la circolazione e quindi il rilassamento.
Dunque, sembrerebbe proprio che, alla luce di tutto questo, un bicchiere di latte non sia eccessivamente determinante per prendere sonno dal punto di vista scientifico, ma che allo stesso tempo possa riuscire a favorirlo un po'. Senza esagerare, certo, ma sembra proprio che questo rimedio della nonna sia destinato a durare nel tempo... Voi che ne pensate? Avete mai bevuto del latte prima di addormentarvi?