Questo minuscolo robot a forma di insetto trasforma il deserto arido in un verde giardino
Si chiama "A'seedbot" ed è un robot molto particolare: capisce quale sia il punto migliore e più umido dove piantare un seme. Si tratta di un incredibile supporto per i coltivatori che lavorano su terreni particolarmente difficili e aridi. Ha una lunghezza di 20 centimetri, dispone di un sistema di navigazione che gli permette di muoversi in autonomia. Si carica con il sole essendo dotato di panelli solari, ma lavora di notte alla ricerca dei punti più fertili del terreno.
Il suo inventore proviene dal Dubai Institute of Design and Innovation e permette di sognare un futuro diverso per le grandi distese desertiche del nostro pianeta.
via ecoinventos
Non tutti sanno che i deserti sono in continua espansione in tutto il mondo: ogni anno una superficie pari a circa 6 milioni di ettari subisce il processo di desertificazione. I motivi sono diversi, ma tutti riconducibili alle azioni umane. Le tecniche agricole poco adatte, l'agricoltura intensiva, i disboscamenti hanno causato un cambiamento del panorama vegetativo. Sono aumentati i deserti e le aree verde sono diminuite drasticamente, e il problema - anno dopo anno - è diventato sempre più evidente.
In questo contesto, il progetto di laurea del designer Mazyar Etehadi del Dubai Institute of Design and Innovation si rivela di un interesse straordinario. Mazyar, consapevole della situazione e desideroso di fare la differenza, ha progettato questo minuscolo robot a forma di insetto. Il robot è grande 20 centimetri circa e il suo scopo è quello di convertire l'inabitabile terreno sabbioso del deserto in un paesaggio verdeggiante. Dotato di pannelli solari sul suo dorso, il robot - simile a un cucciolo di foca - si ricarica durante il giorno e vaga sul terreno di notte.
Quando identifica delle aree fertili, le segnala e pianta semi basati sui dati ricevuti dai suoi sensori e dal sistema di navigazione.
Le piccole gambe del robot a ad elica strisciano nella sabbia alla ricerca dei giusti livelli di umidità per piantare i semi.
Oltre al sensore di umidità del suolo, il robottino è dotato di un sensore di distanza, inoltre invia rapporti al proprietario per potergli fornire tutti i dati statistici in modo da monitorare la zona prescelta. Secondo il suo inventore, questo progetto si rivolge a diversi pubblici, dagli enti governativi agli agricoltori che devono affrontare tutte le problematiche legate all'agricoltura in zone lontane da fonti di irrigazioni.
Un'invenzione che ci proietta in un mondo più verde e in grado di superare il periodo di surriscaldamento climatico in cui stiamo vivendo tutti noi.