Una "scatola nera" per registrare la fine dell'umanità: il progetto di un team di scienziati
Quando pensiamo alla fine dell'umanità, nella mente di tutti immediatamente si materializzano scenari apocalittici, da film distopico o fantascientifico. Cosa succederà? Quando avverrà? Ve lo siete mai chiesto?
Se molti di noi ancora non si sono soffermati a pensare a una situazione del genere, di sicuro lo hanno fatto gli scienziati di cui stiamo per parlarvi, protagonisti di un progetto tanto inquietante quanto affascinante. Di cosa si tratta? Semplice: della costruzione di una vera e propria "scatola nera", un dispositivo che registrerà la fine della civiltà umana come la conosciamo e che sopravvivrà a tutti noi, lasciando a un'ipotetica popolazione la possibilità di capire cosa è successo. Se vi abbiamo incuriosito, continuate a leggere per scoprire i dettagli di questo dispositivo.
Interrogarsi sulla fine dell'umanità è un po' come farsi una di quelle domande a cui nessuno riuscirà a dare risposte certe. Per quanto un'eventualità del genere possa essere lontana, gli scienziati dell'Università della Tasmania hanno pensato che fosse arrivato il momento di agire. Partendo dal presupposto che le nostre tracce potrebbero andare perdute, come fare a registrarle in modo permanente e duraturo? Proprio con una scatola nera, un dispositivo simile a quelli utilizzati sugli aerei o su altri mezzi per registrare dati e facilitare eventuali indagini dopo un incidente.
In questo caso, però, tale strumento non registrerà solo gli avvenimenti di un singolo veicolo, ma quelli dell'intero Pianeta Terra. Non è un caso che il progetto sia stato chiamato "Earth's Black Box", e che preveda l'utilizzo di un grandissimo monolite d'acciaio installato in una remota località desertica della Tasmania. Questo "registratore" sarà indistruttibile e progettato per sopravvivere a tutti noi, anche in caso di catastrofi rovinose. Al suo interno, una grande quantità di dati scientifici forniranno, stando a quanto hanno riferito i ricercatori, informazioni alle civiltà future su quello che l'umanità è stata e su come è caduta.
Dati climatici, livelli di CO2 e di consumo energetico, temperature dei mari saranno affiancati da informazioni su notizie e avvenimenti. "Se la Terra andrà in crash a causa del cambiamento climatico - ha affermato Jim Curtis, uno dei ricercatori coinvolti nel progetto - questo dispositivo indistruttibile rimarrà lì per chi è rimasto, affinché possa imparare da quello che è successo".
Acciaio spesso e granito, così, racchiuderanno diverse unità di archiviazione alimentate da pannelli solari e connesse a internet. Non è ancora risolto il problema di come, in futuro, si potrà accedere a tutte le informazioni contenute in questa speciale "black box", ma gli scienziati hanno fatto sapere che sono al lavoro proprio su questo aspetto.
Insomma: un progetto che funge un po' da monito per tutti anche nel presente e nel prossimo futuro, affinché non si continuino a ripetere errori potenzialmente dannosissimi. Non ci resta che sperare che questa scatola nera debba essere aperta il più tardi possibile!