"Volti dimenticati": 15 affascinanti fotografie trovate da una donna su antiche lapidi
Laura è una donna affascinata dal passato, e particolarmente affascinata dall’arte funeraria, dal valore artistico dei cimiteri, delle iscrizioni di vecchie lapidi, dal simbolismo che è possibile trovare in quei luoghi che vengono visitati quasi di sfuggita: da giovane ha perso i genitori, e questo l’ha costretta a fare i conti con tutto ciò che riguarda la perdita. La donna ha creato un account instagram “myforgottenfaces” in cui raccoglie le foto di volti dimenticati, ossia di quelle foto che si trovano nelle antiche lapidi di cimiteri italiani. Appassionata anche di fotografie dell’800 e del ‘900, la donna condivide le antiche foto di persone che non ci sono più, ma che in qualche modo hanno lasciato un ricordo. Te ne mostriamo 15, ma ti consigliamo di visitare il profilo di Laura.
1. L'uomo si chiamava Arturo, e sembra che amasse la fisarmonica.
2. Qui non c'è né un nome né una data.
Ma come è nata la passione di Laura? Mentre visitava i cimiteri, ha iniziato ad essere catturata dai volti incisi sulle lapidi e ha deciso di collezionarli. Cosa caratterizza questa collezione? Il fatto che le lapidi sono così antiche che nessuno se ne prende più cura.
3. Francesco e Antonia: visserò tra la seconda metà dell'800 e la prima metà del '900.
4. Una donna elegante di nome Rosa.
Laura è inoltre affascinata dalle acconciature, dai vestiti, dalle espressioni e dai nomi propri di un’altra epoca. Proprio nei cimiteri può confrontarsi con il passato, e scoprire qualcosa di nuovo.
5. Lui invece è Ettore.
6. Lei è Maria.
Forse nessuno conosce le storie di queste persone: le uniche informazioni che Laura possiede sono quelle incise sulla lapide, ma alcune sono totalmente prive di qualsiasi dettaglio.
7. Questa fotografia d'altri tempi raffigura invece Ida.
8. Questa foto ha più di un secolo.
9. L'uomo dagli eleganti baffi si chiamava Giosuè.
10. Un uomo in divisa, con moltissime medaglie.
11. Lei invece era Erminda.
12. Questo elegante uomo, invece, si chiamava Giacomo.
E non si sa altro di lui: non ci sono infatti date incise.
