La cannabis veniva usata anche 1300 anni fa: ritrovati semi di grandi dimensioni nella tomba di un soldato

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di Francesca Argentati

30 Gennaio 2022

La cannabis veniva usata anche 1300 anni fa: ritrovati semi di grandi dimensioni nella tomba di un soldato

La cannabis è una pianta conosciuta fin dai tempi antichi e ancora oggi viene coltivata in diverse varianti per le sue proprietà sedative, tanto da essere a volte impiegata a scopo terapeutico per contrastare il dolore. La sua lunga storia l'ha vista protagonista di diversi tipi di utilizzo: da quello ricreativo alla produzione di canapa e olio, fino al consumo alimentare.

Oggi viene impiegata persino nei prodotti di bellezza per le sue preziose qualità, che a quanto pare erano molto conosciute persino migliaia di anni fa.

via Today online

Pixabay

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Durante la costruzione di una scuola elementare a Taiyuan, nel sud della Cina, nel 2019 è stata rinvenuta una tomba risalente a 1320 anni fa e appartenente alla dinastia Tang. Secondo le ultime ricerche degli archeologi, i resti sarebbero del capitano di cavalleria Guo Xing, conservati in un sepolcro privo di umidità e decorato da dipinti colorati perfettamente intatti. Nella tomba erano stati deposti diversi corredi funebri, ma ad attirare l’attenzione dei ricercatori è stato in particolare un barattolo di terracotta posizionato sopra la bara dell’uomo.

All’interno del barattolo, la squadra di lavoro ha trovato vari alimenti tipici dell'epoca, come cereali e miglio, e dei semi di cannabis di enormi dimensioni, molto diverse da quelle conosciute oggi, che sono di circa la metà.

L'ambiente asciutto del sepolcro ha fatto sì che gli oggetti al suo interno si conservassero fino a oggi, tanto che i semi, analizzati al microscopio, mostravano ancora il loro colore originale.

Secondo gli scienziati si tratterebbe di cannabis sativa, una variante asiatica che contiene una quantità inferiore di THC, la sostanza responsabile dell'alterazione dello stato mentale dopo il consumo. Inoltre, questo tipo di pianta non dona un senso di rilassatezza tipico di altre varianti, come la cannabis indiana, ma al contrario ha un effetto energizzante. Mangiare i semi della cannabis sativa, quindi, donerebbe benefici a livello nutritivo ma senza generare effetti psichici. Questo, secondo gli scienziati, indica che i grandi semi posizionati sulla bara del soldato avevano lo scopo di dargli forza ed energia per affrontare il viaggio verso l'aldilà.

Han Gan/Wikimedia commons

Han Gan/Wikimedia commons

"È ovvio che i discendenti di Guo Xing seppellirono la cannabis perché era un alimento importante" ha affermato il professore di storia Jin Guiyun, autore dell'articolo scientifico che tratta il ritrovamento.

Questo conferma che la cannabis in Cina era una fonte alimentare decisamente importante, una teoria già ipotizzata ma che finora non era stata supportata da prove archeologiche consistenti.

"La cannabis è stata sepolta come cibo per la festa e la salute del proprietario della tomba nell'aldilà" ha concluso il professore. Pensate che il soldato Guo Xing, al momento della morte, aveva circa 90 anni, davvero molti per l'epoca.

Fin dagli anni Ottanta sono state rinvenute tracce di cannabis nelle antiche tombe cinesi, ma si pensava che il suo utilizzo fosse limitato alle funzioni religiose.

L’uso della cannabis è diventato illegale in Cina circa settant'anni fa e il suo commercio è severamente punito, ma negli ultimi anni è stata consentita la coltivazione di alcune varietà più leggere, dal basso contenuto di THC e dosi maggiori di cannabidiolo, che provoca un effetto rilassante senza creare dipendenza.