L'azienda licenzia il suo miglior dipendente ma se ne pente subito dopo

di Irene Grazia Paladino

01 Marzo 2022

L'azienda licenzia il suo miglior dipendente ma se ne pente subito dopo

Cosa accade in azienda quando vengono messi in atto cambiamenti radicali? I cambiamenti si ripercuotono, senza alcun dubbio, sia sui vertici aziendali che sui dipendenti. La storia di cui stiamo per parlarti nasce proprio da questa rivoluzione aziendale, e a raccontarla su reddit è un uomo, ma la vicenda è accaduta al padre di una sua amica. L'uomo questione è un anziano ingegnere che - dopo anni di esperienza nella compagnia - è entrato a far parte delle dinamiche organizzative. Qualcosa, però, non è andato come previsto.

via reddit

Not the actual photo - Pexels

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L’utente racconta che l’uomo protagonista della storia, ormai andato in pensione, era un ingegnere meccanico con molto esperienza, gestiva un team di ingegneri più giovani e aveva 55 anni quando tutto è accaduto. In azienda è sempre stato considerato un impiegato prezioso e aveva ricevuto molti riconoscimenti dal suo precedente lavoro di lavoro. Tutto è cambiato, però, quando la sua azienda è stata acquisita da un’azienda ancora più grande ed è stato introdotto un nuovo team. La nuova direzione aveva promesso che niente sarebbe cambiato, ma non fu così: i nuovi vertici aziendali hanno iniziato a promuovere una nuova cultura, decisamente peggiore della precedente:

Il nuovo management ha fatto pressioni per gli straordinari non pagati, per una cultura aziendale più "americana" con applausi e così via. Lo status di dipendente dell’ingegnere di lunga data e competente lo ha tenuto al sicuro per un po' di tempo, prima che il nuovo management si rendesse conto che la resistenza alla nuova "cultura" era incentrata su di lui e iniziasse a spingerlo a giocare al suo fianco. Quando non lo fece, diventarono sempre più ostili, rendendosi conto che gestiva una grande percentuale di ingegneri e resisteva alla loro leadership. Hanno iniziato a ordinargli di fare gli straordinari. [...] La giornata lavorativa diventava sempre più ostile e sapeva che le cose prima o poi sarebbero arrivate alla ribalta.”

 

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Il dipendente, alla fine, è stato licenziato: hanno visto che stava rispondendo ad una mail per affari secondari, non inerenti al suo lavoro. L’ingegnere, però, non è rimasto in silenzio: ha parlato con i 3 dirigenti e ha chiesto loro: “siete sicuri di volerlo fare?” e loro hanno risposto di sì. L’uomo ha quindi lasciato l’azienda e ha ricevuto proposte di lavoro da concorrenti: rifiutò la loro offerta e decise di dedicarsi alla sua attività secondaria. Tutti i colleghi dell’azienda dalla quale è stato cacciato, però, continuavano a contattarlo per consigli. I manager dell’azienda hanno capito l’errore commesso, e hanno chiesto all’ingegnere di tornare. Lui ha accettato di tornare a determinate condizioni: ha chiesto un risarcimento danni e un risarcimento per il trattamento di fine rapporto. Da allora, i manager non si sono più pronunciati a suo sfavore.