Due donne scoprono di essere state scambiate in ospedale 57 anni dopo la nascita
Ci sono storie familiari e personali così incredibili che, sulle prime, pensiamo quasi che non possano essere vere. E invece, come dimostra quella che stiamo per raccontarvi, possiamo scoprire che le nostre origini non sono affatto scontate come pensavamo. Il motivo? Tanto banale quanto assurdo: un errore commesso in ospedale! Ma andiamo con ordine.
Le protagoniste sono due donne nate nello stesso ospedale che, 57 anni dopo la nascita, hanno scoperto di non essere collegate biologicamente a nessun membro delle loro famiglie. Come hanno fatto e cosa è successo? Vediamo.
via The Daily Beast
Rawpixel - Not the actual photo
Si chiamano Tina Ennis e Jill Lopez, e sono nate a Oklahoma City nel 1964, proprio nello stesso ospedale. È lì che hanno condiviso le prime ore di vita, ed è da lì che le loro famiglie le hanno portate a casa, credendo di abbracciare le proprie bambine. Si sbagliavano di grosso, tuttavia, come è emerso da un test del DNA eseguito da Ancestry.com e da diverse indagini online.
I kit per i test genetici, negli ultimi anni, stanno prendendo sempre più piede: sono molte le persone che hanno deciso di mettere alla prova le loro origini biologiche tramite questi strumenti, e così hanno fatto anche Tina e Jill. Tutto è cominciato quando Tina nel 2019, insieme a sua figlia, era intenzionata ad avere qualche notizia in più sul suo nonno materno. I risultati del test sono stati piuttosto sconcertanti.
È venuto fuori che le due non erano collegate a nessun membro della famiglia, ma che avevano molte corrispondenze con una certa famiglia Brister, persone di cui non avevano mai sentito parlare. La situazione è peggiorata quando si è scoperto che nemmeno i genitori di Tina avevano collegamenti genetici con la figlia. A quel punto, sono scattate le ricerche, anche attraverso internet.
I genitori di una certa Jill Lopez, che assomiglia molto ai genitori di Tina, facevano Brister di cognome: è bastato osservare una sua vecchia foto per capire tutto. Tina e Jill sono state scambiate alla nascita, per un errore dell'ospedale, e la cosa ormai era quasi certa. I test del DNA eseguiti successivamente hanno confermato le supposizioni, e le due donne si sono dette a dir poco "devastate" da quanto era venuto fuori.
Per questo, hanno deciso di citare in giudizio l'ospedale dove sono nate: dalla struttura, tuttavia, hanno negato ogni accusa relativa al disguido avvenuto 57 anni prima. Possiamo solo immaginare lo scompiglio che una scoperta del genere può portare nelle vite di due persone adulte. "Avevamo una mamma - ha detto la Lopez - e ora all'improvviso scopriamo che non è quella biologica, è stato sconvolgente".
Non è un caso che le accuse mosse alla struttura sanitaria riguardino, oltre alla negligenza del personale, anche lo stress emotivo provocato dallo sbaglio a Tina e Jill. E non è la prima volta che le persone scoprono di non essere legate geneticamente a quelli che credono essere parenti stretti. "Tante, troppe famiglie hanno attraversato queste assurde situazioni - ha commentato un'altra persona vittima di un clamoroso errore simile - e sono costrette a rimettere insieme i pezzi delle loro vite. Tutto questo deve finire".
Che storia incredibile, vero? Indaghereste fino in fondo sulle vostre origini, col rischio di scoprire verità inaspettate?