Affida i figli a un'estranea per portarli al sicuro oltre il confine ucraino: una storia di solidarietà
La solidarietà è uno dei valori che fra gli esseri umani sembra si stia via via perdendo, ma come ogni cosa rara acquista ancora più valore nei momenti in cui si verifica e dimostra.
Non da meno è la fiducia, che sembra essere un atto sempre più coraggioso da mettere in pratica: confidare nella lealtà altrui può sembrare rischioso, eppure non c’è niente di più bello che scoprire di aver fatto bene a mettere qualcosa di importante per noi nelle mani di qualcun altro.
Ci sono occasioni in cui però non si ha altra scelta, se non quella di correre il pericolo di fidarsi e la cosa è ancora più difficile quando si tratta di farlo con un estraneo: è così che ha deciso di agire un uomo in Ucraina che, trovandosi in una situazione decisamente difficile, ha affidato la sorte dei suoi figli a una donna sconosciuta.
via New York Post
Nel complicato e critico contesto in cui si trova la nazione, una donna di nome Nataliya Ableyeva ha dimostrato grande solidarietà ad Ableeva, un uomo appena conosciuto che si trovava in grande difficoltà.
La donna di 58 anni si trovava al varco del confine tra l'Ucraina e l’Ungheria, quando ha incontrato il trentottenne di Kamianets-Podilsky in compagnia dei suoi due figli, un maschio e una femmina.
L’Ucraina ha vietato l’espatrio a tutti gli uomini compresi fra i 18 e i 60 anni di età, per far sì che restino a difendere il proprio Paese. Le guardie hanno quindi impedito ad Ableeva di partire e il giovane papà si è visto impossibilitato a varcare il confine per accompagnare i suoi bambini a destinazione.
A quel punto, l’uomo si è rivolto ad Ableyeva, affidandole il delicato compito di farlo al posto suo. "Il loro padre mi ha semplicemente consegnato i due bambini e si è fidato di me, dandomi i loro passaporti per portarli a casa" ha dichiarato la donna.
La mamma dei due bambini, Anna Semyuk, era in viaggio dall’Italia per prenderli con sé e portarli al sicuro, così il disperato papà ha consegnato alla sconosciuta le due persone a lui più care e il numero di cellulare di sua moglie. Poi ha abbracciato forte i suoi figli e ha messo loro addosso cappelli e giacche pesanti per ripararli dal freddo.
Anche Nataliya ha due figli, sebbene adulti, entrambi bloccati in Ucraina per via del decreto emanato circa la mobilitazione, quindi non ci ha pensato due volte ad aiutare il povero Ableeva: ha preso per mano i due bambini e li ha accompagnati al di là del confine ucraino.
Una volta giunti a Beregsurany, in Ungheria, il cellulare del bimbo ha iniziato a squillare: era una telefonata della madre, in procinto di raggiungere la frontiera.
Quando la donna di 33 anni è giunta sul posto, ha abbracciato i suoi figli e poi, in lacrime, ha ringraziato la donna che li aveva portati da lei: "Tutto quello che posso dire ai miei figli ora è che andrà tutto bene. Tra una o due settimane e torneremo a casa” ha detto Anna.
Un episodio che ci ricorda l’importanza della solidarietà che, in determinate situazioni, può davvero fare la differenza ed essere a dir poco preziosa.