Pub assume due cameriere robot: "Vi presentiamo Bella e Bertie, sono qui per consegnare cibo ai tavoli"
Immaginando uno scenario futuristico, i robot sono spesso un elemento comune: macchine parlanti al posto di impiegati e addetti, scanner ultra intelligenti in grado di leggere nel pensiero e chi più ne ha più ne metta. E i locali? Pensare di essere serviti al tavolo da dei robot sembra fantascientifico, eppure è già realtà: un pub irlandese ha “assunto” due inediti camerieri che, a quanto raccontano le recensioni, hanno avuto un grande successo.
Si tratta infatti di due nuovi membri speciali dello staff, dotati di intelligenza artificiale.
via Dublin Live
Il Nevin’s Newfield Inn, locale che si trova nella contea di Mayo, ha deciso di inserire questa novità all’interno del team. I camerieri robot sono stati davvero apprezzati dai clienti, tanto da trovare l’idea geniale.
I nuovi arrivati sono diventati subito famosi in città grazie a un rapido passaparola, che ha letteralmente conquistato la gente del posto.
In un primo momento, i titolari del pub hanno messo alla prova un solo robot: Bella. Una volta verificata la buona riuscita dell’idea, hanno “assunto” un’altra “collega” artificiale di nome Bertie.
"Vi presentiamo Bella e Bertie, che sono diventate residenti permanenti qui da noi” ha scritto il personale del locale. "Sono qui per aiutare il nostro meraviglioso staff a consegnare cibo ai nostri tavoli.”
Restare al passo con i tempi e distinguersi dagli altri ricorrendo all’innovazione si è rivelata una strategia vincente per il Nevin’s Newfield Inn, che ha fatto molto parlare di sé anche sul web.
Non si tratta del primo pub a testare l’intelligenza artificiale: in diverse parti del mondo sono già presenti dipendenti robot all’interno di locali, bar e ristoranti, che si occupano di svolgere servizi solitamente gestiti da esseri umani.
Questa introduzione altamente tecnologica, nonostante sia indubbiamente affascinante, ha però una controindicazione: quello di togliere lavoro a moltissime persone. Se la tendenza dovesse prendere piede, infatti, si stima che nel prossimo futuro 7,1 milioni di lavoratori umani potrebbero essere sostituiti dalla variante robotica.
Per far fronte a questa previsione, però, l’idea è quella di creare circa due milioni di posti di lavoro in aree settoriali quali informatica, ingegneria e matematica, ambiti in cui sono necessarie risorse umane ma che comunque potrebbero essere scalzate, a un certo punto, dall’intelligenza artificiale.