Scoperto un antico altare funebre a Roma: era dedicato a una ragazza di 13 anni
Una scoperta davvero affascinante, che ci fa entrare in contatto con storie suggestive e meno conosciute, quella che è avvenuta a Roma, in una zona che, pur trovandosi al di fuori dal centro storico, risulta particolarmente interessante dal punto di vista archeologico.
Non è un mistero, del resto, che la "città eterna" sia un'inesauribile fonte di meraviglie che provengono dal suo passato. E questa volta, ad attirare l'attenzione degli archeologi che stavano compiendo delle indagini, è stato un edificio funebre con una storia molto particolare. L'altare, infatti, sarebbe stato dedicato a una giovane ragazza chiamata Valeria, e l'intera struttura è perfettamente conservata nonostante risalga a circa 1.800 anni fa. Pronti a scoprirla più da vicino?
La scoperta è di quelle che fanno parlare molto di sé, e che riescono a varcare i confini del Paese dove è avvenuta. Nel quartiere Appio-Latino della capitale italiana erano in corso indagini archeologiche relative a lavori idrici da effettuare, quando gli addetti ai lavori si sono trovati davanti a una costruzione che di certo non pensavano di trovare in condizioni così buone.
Di che si tratta? Di "un colombario di piccole dimensioni, probabilmente ipogeo, e dell'ara funeraria dedicata alla giovanissima Valeria", stando a quanto riferisce la Soprintendenza Speciale per i Beni archeologici di Roma. La cosa più impressionante, oltre al ritrovamento stesso, è che l'altare in marmo bianco dedicato alla ragazza è perfettamente conservato.
Ma chi era la giovane a cui è stato dedicata quest'opera? "Valeria Laeta, figlia di Publio, visse 13 anni e 7 mesi" recita l'iscrizione presente sul manufatto. Stando alle prime analisi, sembra che risalga al II secolo dopo Cristo. Non è un caso che l'oggetto sia stato rinvenuto proprio lì, in una zona dove ai tempi era presente una grande necropoli. La storia di questa ragazza è poco conosciuta, e di certo è molto triste che sia venuta a mancare alla sua età.
La scoperta era ad attendere gli archeologi due metri sotto il piano stradale, e ora non resterà che procedere ad accertamenti più approfonditi per cercare più da vicino altri suoi segreti. Particolarmente affascinanti i bassorilievi di decorazione, adornati con scene di caccia. È davvero incredibile che l'edificio funebre, con le sue pareti rivestite in intonaco e dipinte di giallo e di rosso, sia sopravvissuto in questo stato, dato che gli interventi massicci di urbanizzazione avvenuti in questa zona in passato avrebbero potuto letteralmente distruggerlo.
Un'altra, meravigliosa conferma del passato che ritorna nelle forme e nei modi che meno ci aspettiamo!