Scienziati scoprono un curioso fondale lastricato a 3 km di profondità: "sembra la strada per Atlantide"
Atlantide: basta leggere o pronunciare questo nome per essere subito trasportati in un'atmosfera dal sapore affascinante e leggendario. La mitica isola e potenza marittima menzionata fin dai tempi più antichi è da sempre sinonimo di mistero. E in effetti le profondità marine, così vaste, inaccessibili e remote, non possono far altro che stuzzicare e rinnovare, di volta in volta, la curiosità di tutti.
Ecco perché un gruppo di scienziati ha deciso di rendere nota una scoperta a dir poco particolare, che deriva da un'esplorazione portata avanti da una nave creata appositamente per scandagliare i fondali, il Nautilus. Nessuno di loro, sulle prime, avrebbe mai pensato di scorgere, nel bel mezzo dell'Oceano Pacifico, una sorta di "strada lastricata di mattoni gialli" proprio sul fondo dell'acqua. Pronti a scoprirla più da vicino?
via Nautilus Live
"È assolutamente incredibile, sembra di guardare la strada per Atlantide": è stato questo il commento che uno dei membri della spedizione effettuata a bordo della nave esplorativa sottomarina Nautilus si è lasciato sfuggire quando la curiosa immagine è apparsa davanti ai suoi occhi.
In effetti, non è difficile comprendere lo stupore degli scienziati che in pieno Pacifico, a nord delle Isole Hawaii, stavano esplorando la zona di Lili'uokalani, che si trova nel Monumento Marino Nazionale chiamato Papahanaumokuakea. Pubblicato su YouTube, il video che mostra quell'incredibile angolo sottomarino ha fatto immediatamente il giro del mondo, attirando su di sé stupore e curiosità.
Basta guardare le immagini per rendersi conto che il Nautilus si è trovato davanti a quello che sembra a tutti gli effetti un piccolo tratto di "strada lastricata in mattoni gialli", come è stata definita dagli stessi scienziati. E la suggestione relativa ad Atlantide è piuttosto azzeccata, visto che la scoperta è stata alquanto inaspettata e affascinante.
Quella "strada", però, probabilmente non conduce fino al leggendario continente perduto. Come spesso accade in questi casi, esiste una spiegazione scientifica, che potrebbe purtroppo spegnere gli entusiasmi di tante persone, ricercatori del Nautilus in primis... Stando a quanto hanno affermato, quel fondale situato a circa 3.000 metri di profondità non sarebbe altro che un suggestivo esempio di antica geologia vulcanica.
Proprio lì, infatti, sarebbe presente il letto di un antico lago prosciugato moltissimo tempo fa, che oggi avrebbe mantenuto le sue caratteristiche crepe nella roccia vulcanica. Eruzioni, movimenti e variazioni di temperatura avrebbero quindi fatto in modo che quel terreno risultasse quasi ricoperto di mattoni tutti simili e regolari. Per i ricercatori, in ogni caso, è stata un'occasione unica per raccogliere campioni naturali e condividere con il mondo immagini e caratteristiche spettacolari dell'ambiente.
Nessuna strada, dunque. Anche se, bisogna ammetterlo, il fascino non manca!