Team di ricerca riproduce zampe simili a quelle di un dinosauro sui polli grazie a una modifica genetica
Come tutti ben sappiamo, i dinosauri sono una specie animali estintasi sessantasei milioni di anni fa. Un asteroide, secondo la scienza, pose fine alla loro era, che però è rimasta nella storia riempendo i musei di tutto il mondo. Gli esemplari sopravvissuti all’impatto, nel tempo hanno mutato forma diventando dei volatili.
Interesse degli scienziati è quello di capire come è avvenuta questa transizione a livello anatomico e hanno trovato un sistema per farlo: riprodurre la metamorfosi tramite un procedimento inverso. In quest’ottica, un gruppo di ricerca ha creato, per la prima volta, delle “zampe di dinosauro” negli embrioni di pollo.
via India Times
Già nel 2015, uno studio si era cimentato in tal senso, modificando i polli al punto che durante lo sviluppo embrionali mostravano un muso simile a quello dei dinosauri. Un altro, nel 2014, aveva rilevato che posizionando dei pesi in maniera oculata era possibile far camminare questi animali come i Tyrannosaurus rex.
I volatili che conosciamo oggi sono eredi viventi di un grande numero di dinosauri non aviari e piumati: i Coelurosauria, che comprendono i Velociraptor, i Tyrannosaurus, i Deinonychus e gli Archaeopteryx, la specie che meglio rappresenta il passaggio agli uccelli odierni, poiché erano dotati di un osso a forma di fibula lungo fino alla caviglia.
Oggi, le fibule nei volatili non sono così lunghe, ma assumono la forma di una scheggia durante lo sviluppo. Proprio su questo cambiamento si concentra lo studio, svolto presso l’Università del Cile analizzando la genetica dei polli.
Il team, inibendo l’attività del gene IHH (Indian Hedgenhog), ha scoperto che le fibule continuavano a crescere come quelle degli antichi dinosauri.
Queste ossa nei polli non possono allungarsi oltre una certa soglia stabilita dalla genetica. A regolare la crescita della fibula, sarebbe il calcagno che, sviluppandosi, blocca l’allungamento del perone.
Disattivando l’IHH, però, un altro gene coinvolto nella crescita ossea, il PthrP, aumenta esponenzialmente la sua funzione, portando le fibule a crescere fino alle caviglie, proprio come accadeva negli Archeopterige.
Un esperimento molto curioso, senza alcun risvolto per la fauna dal momento che questi esemplari non si sono schiusi. Rimane una scoperta scientifica che, in ogni caso, fa luce su una metamorfosi che ha portato i dinosauri sopravvissuti a essere i volatili di oggi.