"Un vulcano sottomarino pieno di squali mutanti sta per eruttare": l'avvertimento della NASA
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Le immagini satellitari della NASA non lasciano molto spazio ai dubbi: un vulcano sottomarino, già piuttosto conosciuto dagli scienziati per alcune sue particolarità, sta cominciando a eruttare. Le foto mostrano chiaramente dei grossi pennacchi di acqua surriscaldata e acida che fuoriescono da questa struttura, nota anche e soprattutto per il suo soprannome: Shark, "squalo" in italiano.
Con un nome così, è quasi scontato che un'eruzione entrata in fase attiva possa destare qualche preoccupazione. Ma perché viene chiamato così? Il sostantivo non è affatto casuale, e infatti indica una cospicua presenza di questi predatori, che vivono proprio intorno al cratere e si sono adattati a farlo in condizioni davvero particolari. Ecco perché sono stati definiti "mutanti".
via Daily Mail
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Siamo nell'Oceano Pacifico sud-occidentale, in un'area che fa capo alle Isole Salomone. È qui che si trova il Kavachi, un vulcano sottomarino attivo che sta attirando molta attenzione su di sé. Non solo per il fatto che è in procinto di eruttare - la sua attività è piuttosto nota ed è stata già visibile in passato - ma perché i famigerati squali che vivono intorno al suo cratere sembrano essersi adattati a una situazione ambientale davvero insolita per loro.
Le acque intorno al Kavachi, dove abitualmente nuotano i grossi pesci - squali setosi e martello - sono incredibilmente acide, proprio per via dell'attività eruttiva del vulcano. "Contengono particolato, frammenti di roccia vulcanica e zolfo", hanno specificato i ricercatori della NASA a proposito di esse. E tali caratteristiche sarebbero presenti in quantità così elevate da giustificare, sempre secondo gli studiosi, una mutazione degli squali. I pesci, infatti, si sarebbero adattati a vivere in un contesto caldo e acido, e non è escluso che possano mostrare anche altre "modifiche" alle loro condizioni abituali.
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La mutazione subita dagli squali ha lasciato letteralmente di stucco gli scienziati. Tali animali, stando a quanto hanno riferito dopo le osservazioni, vivono all'interno del cratere e, anche se può sembrare un incredibile controsenso, ci sono molte spiegazioni al fenomeno. Come fanno a sopravvivere lì sotto? "In apparenza nessuna di quelle condizioni è buona per i pesci - ha detto la vulcanologa Kadie Bennis - tuttavia le acque vulcaniche sono ricche di nutrienti, motivo per cui molto probabilmente la vita marina può esistere in quell'area".
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Alex Chernikh/Wikimedia - Not the actual photo
Nonostante dunque possa sembrare piuttosto strano, non è affatto anomalo che, attorno e dentro a quel vulcano, possa esserci vita sottomarina. È ovvio che, vista la situazione, le ricerche su tali creature continuino a destare attenzione e curiosità e ad essere al centro del lavoro di molti scienziati. Secondo alcuni esperti, gli squali sarebbero "abituati a gestire le eruzioni" e persino "in grado di prevedere e rilevare quando potrebbe verificarsi la prossima". Non c'è che dire: ancora una volta, la natura è in grado di stupirci nei modi più insoliti!