Viene licenziato dal nuovo capo, ma porta con sé dei brevetti fondamentali per l'azienda e la fa fallire
Il mondo del lavoro è un continuo e costante cambiamento a cui tutti sono destinati. Ci adattiamo alle decisioni dei capi o dei nostri superiori spesso senza batter ciglio, coscienti che siano loro ad aver la situazione in pugno. Delle volte capita anche che a mutare sia il comparto dirigenziale e non sempre queste transizioni sono positive per i dipendenti che si trovano sotto un'organizzazione completamente diversa.
Questo è quanto accaduto a un uomo che, con l'avvento di un nuovo superiore, è stato licenziato a causa della crisi. Ciò che il capo appena arrivato non ricordava era che la paternità di due brevetti indispensabili per la crescita dell'azienda era da ricondursi proprio a colui che aveva appena licenziato.
Come sarà finita la vicenda?
via Reddit
Pixabay - Not the actual photo
"Lavoro come consulente logistico e lo faccio da sette anni": ha così iniziato a raccontare l'uomo protagonista della storia, in un lungo post su Reddit. "La maggior parte del mio lavoro consiste in contratti a breve termine per aggiornare o ottimizzare i sistemi logistici per i produttori e le aziende. Ho un paio di contratti a lungo termine con clienti abituali e questa storia parla di uno di questi".
L'uomo, da ormai sei anni, lavorava per un suo amico che aveva ereditato l'officina meccanica di famiglia. Tuttavia, a causa delle scarse competenze del padre in materia, l'azienda era sull'orlo del fallimento.
Lui, per risollevare la situazione, si occupò di realizzare una serie di brevetti per la produzione di alcune parti complesse utili per la crescita dell'azienda. Inoltre, si premurò di lasciare totale autonomia ai brevetti e rivendicarne, dunque, la paternità.
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Ci volle molto tempo, ma l'azienda riuscì ad avere un discreto successo, soprattutto considerate le condizioni disastrose da cui partiva. Con l'arrivo del 2020 l'amico, però, fu costretto a vendere a un imprenditore interessato a entrare nel settore.
"Nei mesi precedenti alla vendita, il nuovo capo stava cercando di familiarizzare con l'attività. Essendo responsabile della logistica, gli avevo fatto fare un giro del luogo e l'avevo informato dei metodi brevettati da me che venivano utilizzati" ha spiegato l'uomo.
Con il cambio di direzione, il posto di lavoro dell'uomo era sempre più a rischio: "pensavano fossi strapagato e inefficiente. Insomma, ero tutto tranne che necessario".
"Considerando i brevetti che avevo depositato e che l'azienda aveva ampiamente utilizzato, una settimana dopo il completamento di tutte le trattative, prima che fossi mandato via, dissi al capo che avremmo dovuto discutere dei diritti d'autore": ha scritto l'uomo, spiegando che senza quei due brevetti l'azienda si sarebbe ritrovata in un serio guaio.
Poco dopo il suo licenziamento e senza quei brevetti fondamentali è successo l'irreparabile: "ha perso la maggior parte dei clienti, i dipendenti hanno abbandonato la nave e la scorsa settimana ha dichiarato bancarotta".
Insomma, una brutta fine per il nuovo direttore che in pochi mesi ha visto l'azienda crollare su se stessa e un importante insegnamento che tutti i dirigenti e superiori dovrebbero imparare: mai sottovalutare l'importanza dei propri dipendenti, anche quando non la si riesce a cogliere immediatamente.