Team di scienziati indagherà la vera natura degli oggetti volanti non identificati: la svolta della NASA
Il discorso UFO è da anni al centro di numerosi dibattiti, in quanto argomento che divide le persone tra le categorie dei possibilisti e dei negazionisti, come gran parte delle tematiche sulle quali non abbiamo ancora risposte certe. Sembra però che a intervenire in maniera decisiva ora voglia essere la NASA, la quale ha deciso di indagare una volta per tutte sull’esistenza e sulla natura di questi “oggetti volanti non identificati”, utilizzando un approccio scientifico che esaminerà i dati oggettivi di cui disponiamo.
via Time
maxime raynal/Flickr-Not the actual photo
Una vera svolta che potrebbe fornire delle risposte definitive. La NASA ha dichiarato che un apposito team si dedicherà allo studio di oggetti volanti che “non possono essere identificati come aerei o fenomeni di natura conosciuta”. L’analisi si concentrerà sui dati già esistenti e verranno sviluppati metodi inediti per immagazzinarne di nuovi in futuro.
Lo studio avrà una durata di circa nove mesi e adotterà una prospettiva prettamente scientifica. Alla guida ci sarà un famoso astrofisico, David Spergel, e periodicamente il team organizzerà incontri pubblici per parlare dei risultati ottenuti. Per la prima volta l’agenzia spaziale affronta in modo aperto e diretto l’argomento UFO, che sin dagli anni Cinquanta è sinonimo di astronavi extraterrestri.
Thomas Zurbuchen, amministratore associato della NASA, ha dichiarato: "Abbiamo gli strumenti che possono aiutarci a migliorare la nostra comprensione dell'ignoto e siamo pronti a utilizzare questi potenti strumenti di scoperta scientifica in questo senso. I fenomeni non identificati nell'atmosfera sono interessanti per molte ragioni. Francamente, penso che ci sia una nuova scienza da scoprire. E ci sono state molte volte in cui qualcosa che sembrava quasi magico si è rivelato essere un nuovo effetto scientifico.”
Alla parola UFO, la NASA preferisce il termine UAP, che significa “fenomeni aerei non identificati” e ci tiene a sottolineare che al momento non esistono prove certe della loro origine aliena. L’obiettivo di interesse è quello di scoprire forme di vita nelle profondità del sistema solare e oltre.
Spergel ha spiegato che il primo step del team sarà quello di “raccogliere il set di dati più solido possibile, provenienti da civili, governo, enti no profit e aziende”, oltre a quelli in possesso delle missioni astronomiche e di osservazione terrestre.
Questa intenzione potrebbe gettare un’ombra sulla reputazione scientifica della NASA e, al riguardo, Zurbuchen ha detto: "Mi oppongo con veemenza a questo."
Non resta dunque che attendere gli esiti di questo nuovo progetto e scoprire se gli UFO esistano davvero.