Sviluppare un'adorazione ossessiva per le celebrità sarebbe indice di capacità cognitive ridotte: lo studio
I personaggi famosi sono tali poiché, grazie a ruoli svolti nel cinema o alla TV, vengono riconosciuti da moltissime persone, molti anche a livello mondiale. Questi individui hanno al loro seguito una nutrita schiera di fan che, in alcuni casi, arrivano a idolatrare i propri beniamini. È normale che i personaggi più popolari possano diventare dei modelli per gli spettatori e per la gente “comune”, degli esempi da imitare e che suscitano stima e ammirazione. Se però diventa adorazione, secondo uno studio scientifico questo potrebbe essere associato a uno scarso sviluppo cognitivo.
via New York Post
Una ricerca suggerisce che seguire in modo ossessivo la vita e le vicende personali delle “very important people” sarebbe indicativo di una scarsa capacità intellettiva. Questi soggetti, infatti, otterrebbero punteggi inferiori alla media nei risultati dei test cognitivi.
Lo studio ha coinvolto 1763 persone ungheresi di età adulta, facendole partecipare a un questionario online che comprendeva diversi test di intelligenza mirati a valutare due differenti tipi di capacità cognitiva: uno riguardava l’intelligenza “cristallizzata”, analizzando le attitudini verbali, il secondo invece si concentrava sul riconoscimento di simboli e cifre per testare l’intelligenza “fluida”. Tra i fattori presi in considerazione c’erano anche le risorse economiche e il livello di autostima personale.
I partecipanti hanno inoltre compilato il Celebrity Attitude Scale, un questionario che valutava il livello di ossessione nei confronti dei VIP e sono stati suddivisi in tre categorie.
Le persone che hanno dimostrato un interesse relativo nei confronti delle celebrità, limitato a una semplice conversazione con gli amici riguardo ai gossip, sono rientrate nella categoria dei “fan dell’intrattenimento sociale”. Lo stadio successivo è caratterizzato da un interesse compulsivo verso i propri idoli di riferimento e definito “intenso-personale”. Il livello più alto, invece, sfocia nell’ossessione ed è catalogato come “borderline-patologico.”
Gli adulti del terzo stadio avevano risposto in modo affermativo a frasi come “se potessi incontrare la mia star preferita e mi chiedesse di farle un favore illegale, probabilmente accetterei.” I risultati hanno evidenziato che più era alto il livello di ossessione, più i punteggi relativi all’intelligenza cristallizzata e fluida erano inferiori.
I ricercatori non sanno specificare ancora se la regressione sia il frutto o la causa di questa adorazione nei confronti dei personaggi famosi: è una scarsa capacità cognitiva a scatenare l’ossessione o è quest’ultima a provocarne il calo?
L’ipotesi è che le capacità vengano compromesse dall’eccessiva concentrazione impiegata nel “legame emotivo unilaterale” nei confronti delle celebrità. Le persone con una capacità più elevata, di contro, sembrano riuscire a individuare le potenti strategie di marketing che si celano dietro ogni celebrità.
Che ne pensi di questo studio e dei suoi risultati?