Inaugurato il "ponte multiculturale" del mare Adriatico costruito in collaborazione tra Cina e UE
Quando viene inaugurata una nuova meraviglia architettonica è sempre una festa per il Paese dov'è stata costruita. Di recente, uno spettacolo aereo, fuochi d'artificio e celebrazioni, ha accolto un'incredibile novità in Europa. Il tanto atteso ponte di Pelješac, nel sud della Dalmazia, in Croazia, è stato finalmente inaugurato.
Il nuovo ponte collega due parti della costa croata del Mar Adriatico, aggirando un piccolo lembo di territorio bosniaco ed evitando i valichi di frontiera e viene definito multiculturale, vediamo insieme perché.
via BBC
YouTube Screenshot/Bridge design & engineering
Il ponte di Pelješac in Croazia è stato cofinanziato dall'Unione Europea e costruito da un'azienda cinese, la China Road and Bridge Corporation. Il ponte di 2,4 km è stato dunque costruito dalla Cina, ma in gran parte finanziato dall'Unione Europea.
Questo dona al ponte il pieno diritto di definirsi un progetto multiculturale che ha unito diverse parti del mondo. Il primo ministro croato, Andrej Plenković , ha dichiarato che il giorno dell'inaugurazione, a luglio 2022, è stato un giorno glorioso per la Croazia.
I festeggiamenti si sono svolti per tutta la giornata, con 250 corridori che hanno attraversato il ponte e piccole barche con bandiera croata che hanno navigato sotto i sei piloni.
YouTube Screenshot/Bridge design & engineering
I residenti hanno anche colto l'occasione per camminare lungo il tratto iniziale del ponte prima che i festeggiamenti terminassero in un'incredibile spettacolo pirotecnico.
In collegamento video, il primo ministro cinese Li Keqiang ha commentato con gioia questo esempio esempio di cooperazione tra Cina ed Europa.
"Possiamo dire che questo ponte illustra le relazioni amichevoli tra Cina e Croazia e la cooperazione tra Cina e Unione europea. Le aziende cinesi hanno vinto il bando attraverso una gara pubblica in concorrenza leale, in conformità con i principi di mercato e le regole dell'Ue".
Infine, ad essere particolarmente soddisfatti dell'opera anche gli operatori turistici della zona che non dovranno più fare affidamento sui traghetti e i valici della frontiera adesso che c'è un ponte a collegare le zone.