"I gatti sono una specie aliena invasiva": la scoperta di un gruppo di scienziati
Compagni di vita per moltissime persone nel mondo, i gatti sono tra gli animali domestici più amati da grandi e piccini. Con le loro zampe soffici, le fusa rumorose, le corse a perdifiato, le arrampicate sopra i mobili della casa, la passione per ogni tipo di scatola e le loro pazze acrobazie, trovano sempre la via per rallegrare le nostre giornate e scaldano le nostre notti d'inverno.
Affascinanti e circondati da un alone di mistero, i gatti si sono guadagnati il ruolo di protagonisti in miti, leggende e storie di magia. Tutti i proprietari di gatti sanno che i loro amati felini hanno lo straordinario potere di vedere attraverso il velo dei mondi, entrando in contatto con realtà di cui noi non riusciamo neanche a immaginare l'esistenza.
A nessun esperto conoscitore dei gatti, tuttavia, verrebbe mai in mente di affermare che questi dolci felini provengano da un altro mondo. Non la pensano così alcuni scienziati, che hanno attirato le ire di tutti gli amanti dei felini.
via NY Post
Gli studiosi dell'Accademia delle Scienze polacca (PASIFIC) hanno classificato il gatto domestico (Felis catus) come "Specie aliena invasiva", ritenendolo un pericolo per la biodiversità.
L'amato felino è stato aggiunto alla già lunga lista dell'istituto, che comprende piante come il poligono giapponese e animali come il procione e l'anatra mandarina. Queste specie sono considerate potenzialmente dannose per l'ecosistema e la biodiversità a causa della loro invasività nel territorio.
Wojciech Solarz, biologo a capo dello studio, ha affermato durante la comparsa in un programma televisivo che i gatti soddisfano al 100% i criteri di inserimento nella lista delle specie invasive, a causa dei danni che procurano alla fauna e alla biodiversità quando cacciano milioni di uccelli e altri piccoli mammiferi. Il biologo si è inoltre dichiarato sorpreso della disapprovazione dell'opinione pubblica, dal momento che sono già più di 1700 le specie inserite in questa lista senza obiezioni.
Probabilmente l'opposizione del pubblico è nata dalle false accuse secondo cui l'istituto stava promuovendo il maltrattamento dei gatti domestici.
L'Accademia ha subito chiarito sul suo sito web che l'unica raccomandazione è semmai quella di limitare le uscite all'aperto dei gatti domestici durante la stagione della riproduzione degli uccelli, limitando così i danni alla biodiversità.
Resta scettica Becky Robinson, leader di un movimento globale per la protezione di gatti e gattini.
"Attenzione a non commettere errori." ha dichiarato alla stampa. "Etichettare i gatti come invasivi è il primo passo in una vasta strategia che promuova l'allontanamento dei felini su ampia scala attraverso orribili cacce e avvelenamenti." La donna ha proseguito affermando che l'eliminazione di gatti non sarà mai considerata efficace né moralmente accettabile, dal momento che la comunità scientifica ha affermato che il principale pericolo per la biodiversità è rappresentato dall'inquinamento e dal cambiamento climatico.
Un questione controversa e soggetta a numerosi fraintendimenti, insomma. Che ne dite?