Scompare dopo un tuffo in mare, ritrovato vivo dopo nove ore: si è aggrappato agli scogli per tutta la notte
Fare il bagno di mezzanotte è un'esperienza senza dubbio piacevole e divertente, tanto che ognuno di noi deve averla sperimentata almeno una volta nella vita. Purtroppo, però, basta poco per incappare in pericoli e imprevisti, che soltanto nei casi più fortunati si concludono con un grande spavento senza però serie conseguenze. Qualcosa di simile è accaduto al giovane italiano Mattia Veronese, dopo essere sparito nel nulla a seguito di un tuffo in acqua in compagnia di alcuni amici.
via ANSA
Il giovane ventottenne si è recato al mare di sabato sera, per passare alcune ore con la sua comitiva all'insegna del divertimento. Non tutto, però, è andato come previsto. Purtroppo, dopo un tuffo in acqua, le onde del mare gli hanno impedito di far ritorno verso la riva e di lui si sono perse le tracce.
Quando i suoi tre amici, invece, hanno raggiunto il bagnasciuga, si sono resi conto della sua assenza, lanciando immediatamente l'allarme e attivandola procedura di ricerca di persone scomparse. Polizia e motovedette della capitaneria di porto, vigili del fuoco, aeronautica militare e un elicottero si sono subito messi all'opera per cercare di rintracciare Mattia.
Il ragazzo, nel frattempo, è riuscito a sfidare le onde a trovare riparo aggrappandosi a un tronco e, successivamente, agli scogli, sui quali è rimasto per ben nove ore. Le ricerche sono continuate per tutta la notte, dal momento che il mare agitato e il buio della notte impedivano di avvistare Veronese. Col passare delle ore, infatti, le speranze di un lieto fine si sono via via affievolite, fin quando l'elicottero dei pompieri non ha individuato il giovane verso le dieci del mattino, a circa sei chilometri di distanza dal punto in cui si era tuffato.
Mattia è apparso sfinito per la lunga attesa ma, tutto sommato, non ha riportato serie conseguenze per l'accaduto, riuscendo a mettersi in salvo grazie alla sua tenacia. Una volta trovato, è stato sollevato a bordo dell'elicottero con l'aiuto del verricello e condotto in ospedale per accertamenti. Ha poi spiegato di essersi aggrappato al tronco per non essere travolto dalle onde, le quali lo hanno poi spinto in direzioni degli scogli sui cui ha trovato riparo.
Il sindaco della sua città, Rovigo, ha dichiarato che "sono state ore di angoscia per la famiglia, li conosco, i ragazzi sono andati a fare un bagno nella spiaggia libera ma è una zona pericolosa. Salvarsi dopo ore nove in mare è davvero un miracolo, l'anno scorso in quel punto si sono verificati due annegamenti, ho rivissuto quelle paure ma per fortuna stavolta è finita bene."
Durante la notte, inoltre, non è attivo il servizio di salvataggio dei bagnanti, pertanto occorre fare estrema attenzione, specialmente se il mare non è calmo. La disavventura di Mattia, nonostante non abbia avuto un esito peggiore, invita i giovani a essere cauti e a evitare di tuffarsi in acqua in circostanze potenzialmente pericolose.