Quest'uomo sostiene che esistano delle navi extraterrestri sotto la Terra pronte a ospitare l'intera umanità
Lo spazio, le astronavi e gli alieni hanno sempre suscitato interesse nell'uomo, tanto da realizzare film e serie tv ambientati nella galassia più profonda. Uno dei cartoni che meglio racconta il rapporto tra l'umanità e lo spazio è Wall-E. Un film d'animazione Disney-Pixar in cui gli uomini sono costretti ad abbandonare il proprio mondo e andare a vivere su un'astronave, finché non verrà trovato un altro pianeta, dalle caratteristiche simili alla Terra, su cui trasferirsi.
Lo scenario descritto dal professor Michael Salla, esperto di interazione tra l'uomo e le vicende extraterrestri, durante l'intervista svolta al podcast Shaun Attwood Unleashed, non si distacca molto da quello del cartone. Secondo lo studioso, semmai la Terra dovesse diventare invivibile, ci sarebbero delle enormi astronavi, nascoste, pronte a ospitare gli uomini.
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Shaun Attwood/screenshot YouTube
Il professor Salla sostiene di avere sei fonti che gli confermerebbero la presenza di queste navi, oltre che al di sotto del suolo terrestre, anche nell'Oceano Atlantico e sulla Luna. La sua fonte più attendibile farebbe parte dell'esercito americano e avrebbe preso parte a varie missioni segrete che gli hanno permesso di salire a bordo ed esplorare alcune di queste astronavi.
Inoltre, lo studioso ha parlato nello specifico di arche che, come nella leggenda dell'Arca di Noe, sono pronte a ospitare tutta l'umanità e, anche, le differenti specie animali. "Una vera e propria nave madre che è stata progettata per evacuare un gran numero di persone, animali e flora durante una catastrofe". Queste arche rappresentano una via d'uscita, uno spazio sicuro, per l'uomo nel caso in cui non sarebbe più possibile vivere sulla Terra.
L'intervista si è conclusa con l'affermazione che queste navi sono sepolte su tutta la terra e sono state piazzate lì dai nostri antenati, che avevano previsto il futuro. Il loro scopo è, qualora fosse necessario, permetterci di fuggire dal pianeta, che per millenni ci ha ospitato. "[Queste arche] si attiveranno - spiega Salla - nel momento in cui il nostro ecosistema sta per collassare, a causa probabilmente di una catastrofe politica, bellica o geografica".
Chissà se queste astronavi esistono realmente.