Il nostro cervello non sarebbe adatto a rimanere sveglio oltre la mezzanotte: lo ha spiegato la scienza

di Matteo Cicarelli

15 Agosto 2022

Il nostro cervello non sarebbe adatto a rimanere sveglio oltre la mezzanotte: lo ha spiegato la scienza

La notte ha sempre avuto un grande fascino, molte persone infatti amano restare sveglie per poter viverla il più possibile. Altri, invece, preferiscono restare in piedi fino a tardi per vedere film e serie Tv, o per lavorare. Questi individui, però, potrebbero vivere quella che la ricerca pubblicata su Frontiers in Network Physiology definisce Mind After Midnight, ovvero una condizione che porta gli individui a vedere il mondo in modo negativo. 

Il sonno rappresenta un requisito fondamentale per il benessere fisico e mentale, ma l'aspetto più importante è quello di dormire in determinate ore, ovvero in quell'arco di tempo definito come notte circadiana biologica (dalla mezzanotte in poi). Se si resta svegli oltre questo orario si rischia di agire in modo impulsivo, senza riflettere eccessivamente o, anche, di assumere condotte dannose, per sé e per gli altri.

via frontiersin

Pexels - not the actual photo

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Tutto ciò, almeno teoricamente, è legato ai cambiamenti che avvengono all'interno del nostro cervello durante la notte, portando a una modifica nelle modalità in cui ci relazioniamo con il mondo. Nonostante la ricerca sia ancora in fase iniziale, e non sono state condotte analisi approfondite, è emersa una connessione tra comportamenti dannosi e la veglia. L'assenza di sonno non solo influisce negativamente sul benessere mentale, ma anche sulla forma fisica perché si rischia di mangiare in modo scorretto e, perfino, di abbuffarsi. 

La mattina è più probabile vedere il mondo sotto una luce positiva e quindi intraprendere con esso relazioni favorevoli. Il motivo è che, nelle ore diurne, le influenze circadiane sono sintonizzate sulla veglia, mentre la notte sul sonno. Per questo motivo, se si resta svegli nelle ore notturne la maggior parte delle informazioni viene vista sotto una luce negativa. Il nostro cervello, quindi, essendo influenzato dai ritmi circadiani potrebbe spingerci, durante la veglia notturna, a prendere scelte avventate, che di giorno non prenderemmo neppure in considerazione.

Pixabay

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Elizabet Kleran, del dipartimento di neurologia del Massachusetts General Hospital, ritiene che le differenze circadiane abbiano un'importante influenza sul nostro comportamento. Proprio per questo è auspicabile che la scienza approfondisca questa ricerca e faccia dei test per comprendere quanto stare svegli di notte possa influenzare la nostra visione del mondo. 

Cosa ne pensate, voi avete mai notato cambiamenti nel modo di relazionarvi se non avete dormito di notte?