Si trova in vacanza, ma il capo non riesce a contattarlo e manda la polizia a prelevarlo
Dopo un intero anno di lavoro tutti sognano le vacanze. Ancora prima di partire si cominciano a immaginare quelle giornate passate in riva al mare, stesi sotto l'ombrellone a leggere un bel libro, a compiere lunghe passeggiate in montagna oppure semplicemente a rilassarsi a casa. Qualunque sia la tipologia di villeggiatura desiderata, le ferie nella vita di ogni lavoratore sono necessarie, perché solo così si possono recuperare le energie e la tranquillità per poter affrontare al meglio un nuovo anno.
Questo è quello che pensava l'utente che ha raccontato la sua storia su reddit. Aveva preparato tutto nei minimi dettagli, per poter passare delle bellissime giornate al lago insieme alla moglie e ai suoi figli. Purtroppo, però, non ha tenuto conto di una cosa: il suo capo.
Prima di partire, sarebbe stato via una settimana, ha concluso tutte le pratiche lasciate in sospeso e istruito un suo sottoposto. Il compito di quest'ultimo sarebbe stato quello di distribuire le buste paga e controllare che tutti le ricevessero. Il giorno della propria partenza ha avvisato il capo che nel luogo di villeggiatura non sarebbe stato possibile contattarlo, perché non c'era la linea telefonica.
Alcuni giorni dopo la sua partenza l'ufficio era in subbuglio, a causa di un imprevisto che solo lui sarebbe stato in grado di risolvere. Per questo, il capo non riuscendo a mettercisi in contato ha inviato presso il luogo di villeggiatura un piccolo aereo per prelevarlo. "Mentre stavo pescando con i miei figli, ho visto una barca della polizia avvicinarsi. Non avevo nulla di cui preoccuparmi, perché tutte le licenze e l'attrezzatura erano in regola".
Peccato, però, che quegli agenti erano lì per lui. Dopo avergli spiegato l'accaduto, lo hanno portato presso la pista d'atterraggio del velivolo e condotto in ufficio. C'erano stati degli errori nella consegna delle buste paga, molti non l'avevano ricevuta. Tutto ciò ha spinto molti dipendenti a protestare. L'uomo, così, è stato costretto a svolgere in due giorni il lavoro di una settimana.
Joao Carlos Medau/Flickr - Not the actual photo
Una volta risolto il problema, il capo si è scusato per l'inconveniente e lo ha fatto riaccompagnare al lago. Inoltre, per farsi perdonare gli ha concesso un'ulteriore settimana di ferie e ha deciso di formare un altro dipendente, affinché un imprevisto del genere non potesse più accadere.
Secondo voi è stato corretto il comportamento del capo o doveva agire diversamente?