L'incredibile storia dei 6 ragazzi che approdarono su un'isola deserta dove vissero per un anno e mezzo
Quando si è ragazzi si sogna di imbarcarsi per avventure al limite dello straordinario e spesso, se abbiamo un gruppo di amici che ci supportano, capita di tentare delle vere e proprie "missioni impossibili", che potrebbero procurarci qualche guaio, piccolo o grande che sia.
E un guaio bello grosso è quello in cui si sono infilati sei ragazzi dell'isola di Tonga, che per una bravata hanno vissuto un'avventura davvero incredibile lunga un anno e mezzo.
Scopriamo insieme la loro storia.
via People
Nel giugno del 1965 sei ragazzi tongani di età compresa tra i 13 e i 18 anni decisero di scappare da un collegio prendendo in prestito una barca e partire dall'isola di Tonga verso la Nuova Zelanda. I loro nomi sono Fatai Latui, Sione Fataua, Kolo Fekitoa, Tevita Fifita Sioloa, Luke Veikoso, e Mano Totau e insieme frequentavano il collegio anglicano St. Andrew's.
Ma, nella loro prima notte in mare, la barca divenne inutilizzabile e loro si ritrovarono sull'isola deserta di Ata, come i protagonisti del celebre romanzo di William Golding "Il signore delle mosche". A differenza dei ragazzi nel romanzo, tuttavia, i sei tongani fecero un patto quel primo giorno per aiutarsi l'un l'altro nella difficile vita in quell'isola sconosciuta. "Veniamo tutti da famiglie vicine e unite dove qualunque cosa prendi, la condividi" ha spiegato uno dei ragazzi, divenuti ormai adulti, alla stampa quando gli è stato chiesto di raccontare la loro avventura.
Durante la loro permanenza i ragazzi elaborarono un sistema efficace per coltivare cibo e mantenere il fuoco sempre acceso. Le notti intorno al focolare servivano per risolvere eventuali incomprensioni. "Se qualcuno aveva qualcosa di cui lamentarsi la esponeva e si risolveva la questione. Chiedevamo scusa e ripartivamo" racconta Sione, uno dei ragazzi più grandi, che prese il comando durante la disavventura. "Se qualcuno invece si arrabbiava molto si allontanava per alcune ore, per svuotare la mente guardando l'oceano."
I giovani furono riportati a casa nel settembre 1966 da un peschereccio capitanato da Peter Warner, che navigò abbastanza vicino all'isola da sentire il loro richiamo. "Avevano creato una mini-civiltà. Per persone così giovani, la saggezza è stata sorprendente" ha dichiarato lo stesso Warner più avanti.
La storia è diventata famosa solo nel 2020 dopo essere stata scoperta dallo storico olandese Rutger Bregman, grazie al quale i quattro uomini si sono riuniti per cedere allo studio cinematografico New Regency i diritti della loro vicenda. Sione ha dichiarato di avere atteso 54 anni perché ciò accadesse: "Se le persone oggi avessero la mentalità dei '6 ragazzi tongani' - se tutti ci aiutassimo a vicenda, non fossimo avidi, ci preoccupassimo l'uno per l'altro, potremmo affrontare qualsiasi cosa accada nel mondo" dichiara.
Una bella lezione di vita per tutti, non trovate?