Bambini e social network: una notte di sonno in meno alla settimana secondo una recente ricerca
Da quando sono entrati nelle nostre vite nessuno può ignorarne gli appelli: parliamo dei social network, diventati parte integrante delle giornate di grandi e piccoli. Sembra che più nessuno possa fare a meno di condividere fotografie, momenti, opinioni e fatti salienti di sé e dei propri cari, con conseguenti dibattiti sull'opportunità di questi atteggiamenti.
Ma se i social network ci hanno aiutati a rimanere in contatto con le persone che non possiamo vedere quotidianamente, è altrettanto vero che molto spesso l'iperconnessione si è rivelata un ostacolo alla socialità; sempre più connessi online, sempre più soli offline insomma. E i problemi causati dall'iperconnessione sembrano non fermarsi ai rapporti sociali, come dimostrato da uno studio di cui ora vedremo i dettagli.
via Fortune
Una ricerca condotta dal docente di psicologia John Shaw e presentata al British Science Festival ha dimostrato che i social network tolgono ore di sonno ai bambini. Lo studio, condotto all'università De Montfort di Leicester, ha coinvolto 60 bambini di 10 anni di età, tutti provenienti dalle scuole della città. I risultati mostrano che le ore di sonno per il gruppo di studio sono in media 8,7 a notte, inferiori quindi alle 9-12 ore raccomandate dalle linee guida nazionali per l'età scolare.
La maggior parte dei bambini ha inoltre ammesso di utilizzare i social media "più di quattro ore al giorno, con due terzi che hanno affermato di utilizzarli nelle ore prima di coricarsi" afferma il dottor Shaw.
Alla base di questo utilizzo smodato dei social network c'è, secondo il dottor Shaw, il timore di essere isolati. "Vogliono sapere cosa stanno facendo i loro amici e se non sei online quando sta succedendo qualcosa, significa che non ne stai prendendo parte" ha raccontato Shaw al British Science Festival, precisando che in questo modo si innesca un circolo vizioso che si autoalimenta: più vuoi essere connesso, più sarai online e più sarai agitato di conseguenza. "E stai guardando qualcosa che ti sta stimolando e sta ritardando il tuo sonno" ha concluso.
Il dottor Shaw ha precisato anche l'importanza di stabilire una routine del sonno, che comprenda tra le altre anche la disconnessione almeno un'ora prima di coricarsi. Laptop, tablet, smartphone e videogiochi devono essere banditi dalla camera da letto dunque. Anche voi rispettate queste regole?