Quest'uomo ha camminato per oltre 2km su una fune sospesa a 114 metri: è record
Ogni individuo ha un sogno e, di giorno in giorno, si impegna per renderlo realtà. Alcuni desideri sono più realizzabili di altri, ma in ogni caso per raggiungere il proprio obiettivo è sempre necessario un impegno continuo. Il funambolismo, ovvero l'arte di camminare su una corda di pochi centimetri, non richiede solo un costante esercizio fisico, ma anche la capacità di rimanere calmi, lucidi e concentrati in ogni situazione, soprattutto essendo in grado di trovare una soluzione in pochi istanti. Uno dei funamboli più famosi è Philippe Petit, protagonista di tante imprese incredibili e celebrato anche nel film di Robert Zemeckis The Walk.
Un nuovo equilibrista, di cui vogliamo parlarvi, si è preso le luci della ribalta dopo Petit e ha percorso, sospeso su una fune, la sbalorditiva distanza di oltre 2 chilometri!
via Geo
Quest'uomo si chiama Nathan Paulin ed è un equilibrista di professione, che ha scelto di cimentarsi in una vera e propria missione impossibile: percorrere 2,2 chilometri, camminando su una fune sospesa a 114 metri di altezza, per raggiungere il campanile più alto dell’abbazia di Mont Saint-Michel, in Francia.
L'impresa farebbe tremare le gambe a chiunque, ma ormai Nathan aveva in mente solo l'obiettivo e dopo due ore e mezza ha raggiunto la meta. Tutto è stato preparato nei minimi dettagli. Quando si inizia un'avventura simile, del resto, si deve calcolare ogni particolare. La passeggiata, partita da una gru posizionata presso la diga di Couesnon, non è stata priva di imprevisti. Il meteo inizialmente è stato clemente, ma poi all'improvviso sono iniziate alcune raffiche di vento.
Gli spettatori, che si erano radunati lì per supportarlo, non lo hanno perso di vista neanche per un secondo e gli hanno fatto sempre sentire il loro calore e affetto.
L'impresa ha richiesto non solo un grande sforzo fisico, ma anche di concentrazione: «su quelle lunghezze mantenere la resistenza fisica è molto difficile e alla fine ho iniziato a percepire la fatica», ha raccontato l'equilibrista, entusiasta per ciò che aveva fatto.
Nonostante sia stata un'avventura difficoltosa, Nathan è riuscito a stabilire un record. La tensione del momento non gli ha permesso, però, di godersi il paesaggio per questo motivo alcuni giorni dopo ha deciso di fare il percorso all'inverso (dall'abbazia alla gru) per potersi guastare in pace e tranquillità, ma soprattutto senza tensione, il panorama.
Prenderesti mai parte a un'impresa del genere? Incredibile, vero?