Non può permettersi di comprare regali e confessa ai figli che Babbo Natale non esiste
Una delle festività più attese dai bambini è il Natale, non solo amano l'atmosfera di felicità, ma adorano svegliarsi la mattina del 25 dicembre e correre verso l'albero per scoprire se Babbo Natale ha letto le loro letterine e ha portato i regali che avevano chiesto. Quello che però si scoprirà, poi, solo più avanti con l'età è che a portare i doni non è una figura mitica, ma sono i propri genitori.
Questa donna, infatti, si è vista costretta a raccontare la verità ai suoi figli, perché non sarebbe stata in grado di acquistare loro i regali di Natale, ma soprattutto ci sarebbe rimasta male vedendo la delusione negli occhi dei suoi piccoli.
via New York Post
Rachel è una mamma scozzese di 30 anni con 4 figli, tutti al di sotto dei 10 anni. Lavorava come manager alla Samsung, ma quando è rimasta incinta del suo quarto bambino è stata costretta ad abbandonare il suo impiego per diventare casalinga. Non avendo uno stipendio fisso, non può neppure permettersi di comprare i regali di Natale ai propri figli. Per questo motivo, ha pensato che l'unica soluzione a questa situazione potesse essere quella di dire loro la verità: ovvero che Babbo Natale non esiste.
"La previdenza statale non è abbastanza non mi permette di coprire le spese delle bollette. L'assistenza all'infanzia è sempre meno. Purtroppo sono arrivata al punto di non potermi permettere i regali per i miei bambini. Ci sarà un punto in cui dovrò dire ai miei figli la verità sul Natale e da dove vengono i doni. Non voglio che i miei figli pensino di essere stati cattivi. Questa situazione non mi fa stare per niente bene. Non ho mai pensato né a me né a mio marito, spendiamo tutto per i nostri piccoli".
Questa mamma vorrebbe tornare a lavoro per poter aiutare economicamente la propria famiglia e non dover dire la verità sul Natale ai propri figli, ma non ha nessuno che potrebbe così occuparsi dei suoi piccoli. La gente la accusa di passare tutto il giorno senza fare nulla e che non vuole tornare a lavoro, ma lei stessa sostiene che se ne avesse l'opportunità riprenderebbe immediatamente il suo impiego.
"Io e mio marito abbiamo persino stipulato contratti telefonici nuovi, più convenienti, e venduto il telefono per soldi extra. Quando entro in un negozio di alimentari, cerco di comprare ciò che è in offerta, in modo tale da risparmiare. Il mio scopo non è chiedere soldi, ma far si che questa situazione cambi e che lo stato si occupi delle famiglie in questa condizione".
Secondo te come potrebbe riuscire a risolvere questa situazione?