Non riesce a superare l'offesa subita dall'ex insegnante: "Le parole possono distruggere"
Gli anni della scuola, inevitabilmente, segnano il percorso dei giovani e determinano il percorso futuro, non soltanto a livello personale, ma soprattutto personale. L'ambiente scolastico non sempre è un ricordo piacevole nelle menti degli ex alunni e alcuni di loro conservano ancora nella memoria degli episodi, delle circostanze o delle parole che li hanno segnati nel tempo. Una giovane donna, ad esempio, ha voluto lanciare un appello attraverso il suo canale TikTok, invitando i docenti a non comportarsi come il suo ex insegnante.
Il ruolo del docente è senza dubbio molto delicato: avere a che fare con giovani menti è una grande responsabilità ed è importante saper incoraggiare gli studenti senza farli sentire, in qualche modo, sbagliati o non all'altezza. Elyse Myers, attraverso il suo account TikTok, ha voluto raccontare che, a distanza di 17 anni, ancora ricorda le crudeli parole riservatele dal suo ex insegnante e che l'hanno profondamente segnata. La donna ha voluto raccontare la sua spiacevole esperienza per invitare gli attuali docenti a non commettere lo stesso errore: rivolgersi in modo offensivo agli studenti, infatti, potrebbe causare loro dei traumi emotivi non indifferenti.
Elyse aveva soltanto 11 anni quando ha ricevuto un commento poco carino sul proprio aspetto da parte di un docente: "Da bambina, nello specifico quando ero alle medie, ero un po' tonda. Questo avrebbe potuto essere uno dei modi carini per descrivermi. I termini più appropriati avrebbero potuto essere diversi... divertente, carina, determinata, sarcastica, spiritosa, intelligente, riccioluta... ma tra i tanti modi per descrivermi, l'unica cosa a cui la gente si aggrappava era la dimensione del mio corpo."
La Meyers ha spiegato che la sua conformità fisica non rappresentava un motivo di dsagio per lei, fin quando non sono stati proprio gli altri a fargliela notare. "Me ne vergognavo? No. Sembrava che per gli altri, però, rappresentasse un problema. Ero scioccata dalla determinazione degli altri bambini e degli adulti nel volersi assicurare che io me ne rendessi conto, che capissi che loro mi consideravano più grossa rispetto ai miei coetanei."
La donna afferma di aver compreso, ora che è un'adulta, quanto certi tipi di commenti dicano molto più su chi li formula anziché su chi li riceve. "Un supplente mi ha sentita parlare con un altro gruppo di studenti del fatto che un giorno avrei voluto diventare una cheerleader. Ha sentito il bisogno di avvicinarsi a noi, di interrompermi e di dire: 'Devo salvarti da te stessa. Saresti più adatta a una banda musicale o al wrestling, ma non certo a un completo da cheerleader'" ha raccontato la Elyse. "L'audacia di un uomo che si avvicina a una ragazza di seconda media e di fronte ai suoi amici commenta il suo aspetto è disgustosa. Ho incontrato quell'uomo per un'ora quando avevo 11 anni e ora ne ho 28, ma sto ancora cercando di annullare il danno che quella singola frase ha provocato alla mia vita."
La Meyers ha poi invitato gli adulti a riflettere sulle conseguenze che simili affermazioni possono avere sui ragazzi molto giovani: "Se sei un adulto, stai con i bambini. Se stai con le persone, devi capire quanto sono potenti le tue parole. Con la stessa facilità con cui possono abbattere qualcuno, possono anche costruire, ma ci vorrà molto più lavoro per ricostruire dopo aver distrutto. Per questo motivo ho bisogno che tu stia molto attento nell'insegnare alle persone come amare se stesse, perché a me è stato insegnato a percepire il mio corpo attraverso gli occhi di altre persone che non mi amavano. Devi fare attenzione alle tue parole: dobbiamo insegnare alle persone a parlare con gentilezza, a vedersi belle e degne di amore."
Alla fineù Elyse, durante l'ultimo anno, è riuscita a ottenere il ruolo di cheerleader proprio come desiderava: "Mi sono sentita incredibile". La sua clip ha conquistato milioni di visualizzazioni, attirando l'interesse degli utenti per il suo rilevante contenuto. Cosa ne pensi della sua vicenda?