Scoperta una nave medievale sul fondo del più grande lago norvegese: è ancora intatta
Le profondità dei mari e dei laghi hanno suscitato sempre grandissima curiosità, perché sotto il pelo dell'acqua è molto difficile scoprire cosa si nasconde. Proprio per questo motivo, sono numerose le ricerche che hanno tentato di indagare su cosa si trova nei loro fondali.
I laghi e i fiumi, soprattutto, rappresentavano le vie più veloci per compiere scambi commerciali. Quindi non è escluso che il loro fondo possa custodire dei tesori nascosti. È proprio quello che è accaduto in Norvegia dove un team di ricercatori ha scoperto, che il lago Mjøsa, nascondeva una nave medievale.
via Cnn
Il Mjøsa è il più grande lago della Norvegia, proprio mentre alcuni ricercatori stavano tentando di mapparlo, hanno notato che sul fondale era presente un relitto (dalla lunghezza di 10 metri), che si stima possa avere circa 700 anni.
La nave, che sembrerebbe apparentemente intatta, potrebbe risalire a un arco di tempo abbastanza ampio dal 1300 al 1800. Non si sa, dunque con precisione, da quanti anni giaccia sul fondale (a circa 400 metri dalla superficie).
La scoperta è avvenuta per caso, perché la mappatura stava avvenendo per capire se l'acqua del lago fosse potabile o meno. Gli scienziati, proprio durante questa ricerca, si sono imbattuti nella nave medievale.
Øyvind Ødegård, un archeologo marittimo dell'Università norvegese di Scienza e Tecnologia che fa parte del team di ricercatori, ha sottolineato che nel momento in cui ha accettato di partecipare al progetto si sarebbe aspettato di trovare dei tesori, perché il Mjøsa, fin dall'era vichinga, ha sempre avuto lo status di rotta commerciale. Quindi sarebbe stato altamente probabile che lo studio del suo fondale potesse riservare numerose sorprese.
Le immagini raccolte hanno permesso di capire differenti dettagli: la nave è totalmente in legno ed è stata costruita con assi sovrapposte l'una sull'altra (tipica tecnica norrena).
L'analisi strutturale, invece, ha permesso di dare una datazione approssimativa. Infatti, i dati dei quali si è in possesso non permettono di essere specifici. Il lago ha pochissime onde, questo ha fatto sì che la nave restasse integra. Inoltre, si nota che alcuni elementi in metallo sono usurati e ciò permette di comprendere che il relitto è stato sul fondo del lago per molto tempo, dato che un oggetto impiega molti anni per corrodersi. Sulla poppa, gli archeologi, hanno notato dei segni che denoterebbero la presenza di un timone centrale, che è apparso sulle navi intorno alla fine del XIII secolo. Tutte queste informazioni permettono di stabilire che il naufragio sia avvenuto tra il 1300 e il 1800.
Delle nuove e ulteriori analisi tenteranno di essere più precisi sulla probabile datazione. Cosa ne pensi di questa scoperta?