La compagnia imbarca il cane sull'aereo sbagliato: lo manda in Arabia Saudita invece che a Nashville
Gli animali domestici, soprattutto i cani e i gatti, appena entrano all'interno di una famiglia ne diventano parte integrante. Anche se alcuni cuccioli inizialmente sono restii a interagire, dopo qualche tempo capiscono di essere stati accettati e si lasciano andare a grandi dimostrazioni di affetto.
Da quando questi animali entrano in casa diventano membri della famiglia e ne faranno sempre parte. Uno dei problemi si presenta nel caso in cui si compierà un trasloco, ci si dovrà trasferire in un altro stato e prendere necessariamente un aereo. Lo sa bene questa famiglia, che ha scoperto che il loro cane era stato mandato in Arabia Saudita invece che a Nashville.
via Npr
La famiglia Miller ha scelto di trasferirsi dal Regno Unito a Nashville, una città nel Tennesse. Insieme a loro, sarebbe andato nella nuova dimora anche la cagnolina Bluebell, parte integrante della famiglia. Peccato, però, che nel trasferimento qualcosa è andato storto. Fortunatamente, poi tutto si è risolto per il meglio.
James Miller ha prenotato un volo dall'aeroporto di Heathrow di Londra a Nashville. Sua moglie Madison si trovava già negli Stati Uniti dove non attendeva altro che riabbracciare suo marito e la piccola Bluebell. La compagnia sulla quale viaggiava l'uomo, però, non permetteva di imbarcare gli animali, e il cane quindi avrebbe dovuto viaggiare nella stiva. Peccato però che l'aereo sul quale, la cucciola è stata imbarcata non era quello diretto a Nashville, ma a Riyadh, la capitale dell'Arabia Saudita.
Quando si sono accorti dell'accaduto era troppo tardi e Bluebell si trovava già in Arabia. Il viaggio di ritorno è stato anche problematico, perché non ci sono voli diretti tra Riyadh e Nashville, la cagnolina è dovuta prima tornare a Londra, dove è stata messa su un volo verso gli Stati Uniti. Dopo un viaggio durato più di 60 ore la cucciola è riuscita a riabbracciare la sua famiglia.
Quando è arrivata a casa è rimasta ferma per diversi giorni, non voleva allontanarsi per nessun motivo dai suoi proprietari. Non avrebbe mai voluto rivivere quell'esperienza. La compagnia aerea è intervenuta tramite un comunicato stampa, in cui ha fatto sapere di essere dispiaciuta per l'accaduto. La famiglia Miller, però, ha deciso di chiedere un risarcimento.
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